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Doppia cittadinanza e rapiti da Nir Oz
Hanno tutti doppia cittadinanza i tre ostaggi che sono stati rilasciati oggi dalla Striscia di Gaza e tutti sono stati rapiti dal kibbutz di Nir Oz. A partire da Sagui Dekel-Chen, che ha la doppia cittadinanza israelo-americana, e che fu tra i primi a dare l'allarme dopo che i miliziani di Hamas entrarono nel kibbutz. L'ultima volta era stato sentito intorno alle 9.30 del 7 ottobre del 2023 dal padre, Jonathan Dekel-Chen, nato nel Connecticut e professore alla Hebrew University, che vive anche lui a Nir Oz. La madre di Sagui, Neomit, era stata presa prigioniera insieme ai suoi vicini, ma era stata salvata dall'Idf che, da un elicottero, aveva sparato contro i miliziani che la stavano portando a Gaza.
Alexander Sasha Trufanov, che ha la doppia cittadinanza israeliana e russa, era stato preso in ostaggio insieme a tre membri della sua famiglia: la nonna Irena Tati, la madre Yelena (Lena) e la sua ragazza, Sapir Cohen. Il padre di Sasha, Vitaly Trufanov, è stato ucciso il 7 ottobre. Yelena e Irena sono state rilasciate da Hamas il 29 novembre 2023, su richiesta del presidente russo Vladimir Putin. Sapir Cohen è stato rilasciato il 30 novembre 2023, come parte di una tregua di una settimana. In una recente visita a Mosca lo scorso 3 febbraio, una delegazione di Hamas aveva promesso che Trufanov sarebbe stato ''liberato a breve''.
Yair Horn, che ha la doppia cittadinanza israeliana e argentina, era stato rapito dalla sua casa di Nir Oz il 7 ottobre. Anche suo fratello Eitan è stato rapito, ma non è nella lista dei 33 ostaggi che dovrebbero essere liberati nella prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Il padre Itzik Horn, argentino che da 23 anni vive in Israele, nei mesi scorsi aveva rivolto tramite l'Adnkronos un appello a Papa Francesco affinché intervenisse per favorire la liberazione degli ostaggi.