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In Italia Governo miope, non favorisce alternative senza combustione
Si puo' abbattere del 50% il numero dei tabagisti, e di conseguenza le patologie correlate "puntando a far passare i fumatori dalla sigaretta tradizionale a prodotti a potenziale rischio ridotto (tabacco masticato o Snus, cerotti, gomme, 'e-cig' e l'ultima arrivata Iqos, una via di mezzo fra sigaretta tradizionale ed elettronica)". E' il suggerimento che arriva da Riccardo Polosa, direttore dell'Istituto di medicina interna dell'Universita' di Catania, tra i relatori del 'Global Forum' in corso a Varsavia.
"In Svezia - aggiunge il medico - da diversi decenni hanno introdotto lo Snus e questo ha ridotto la prevalenza del tabagismo della metà rispetto alle media Ue, hanno anche la metà di tumori al polmone e di malattie cardiovascolari. Questo modello e' difficile da importate in Italia, ma noi possiamo provare con la e-cig o con i dispositivi a potenziale rischio ridotto, che ad esempio non bruciano il tabacco, per arrivare a ottenere gli stessi risultati. Abbiamo - evidenzia - altre esperienze positive come quella in in Uk, dove questo fenomeno e' monitorizzato, la 'e-cig' e' venduta come prodotto di libero consumo e la usa il 20% dei fumatori. L'impatto che ha avuto negli ultimi 3 anni ha ridotto i tabagisti. Stessi dati in Francia".
Secondo Polosa, in Italia "si e' perso e si continua a perdere del tempo con una politica fiscale miope verso questi prodotti e con la volontà di fare solo cassa. Lo Stato italiano, con il ministero dell'Economia e delle finanze, si è reso corresponsabile di aver spinto molte persone a tornare oggi alle sigarette tradizionali dopo aver provato le 'e-cig' perchè ha aumentato la tassazione si questi prodotti. E' un'illusione - avverte - pensare di far smettere con il tabacco solo con le campagne mediatiche".