Le tipologia di spesa
Nel bilancio familiare si possono individuare due grandi categorie di spesa. Le spese essenziali, cioè uscite di cui non possiamo fare a meno. Sono, ad esempio, la rata del mutuo, l’affitto, le bollette, le spese alimentari, le spese di trasporto, le spese di salute, quelle per l’abbigliamento.
Le spese superflue, cioè quelle spese di cui si può fare a meno e che sono quindi realizzabili solo se paghiamo prima le spese essenziali. Si tratta di spese per pagare i biglietti del cinema, le cene al ristorante, le vacanze, la palestra e così via.
Si tratta di una suddivisione soggettiva che cambia da persona a persona: per alcuni una spesa può essere essenziale anche se per la maggioranza delle persone si tratta di una spesa superflua.
Non c’è una regola valida per tutti. La cosa migliore è quella di cercare di pagare sempre per prime le spese essenziali e di mettere qualcosa da parte per il risparmio.
Esistono anche delle regole per distribuire, nell’arco del mese, spese e risparmio. La più conosciuta è quella del 50-30-20: ogni mese il 50% delle entrate va destinato alle spese essenziali, il 30% alle spese superflue e il 20% al risparmio.