La Fipe: "Se dobbiamo mettere le persone a controllare i documenti come facciamo a lavorare?"
"Controllo dei documenti nei locali? Per superare questo impasse abbiamo proposto l'autocertificazione, che noi possiamo ritirare all'ingresso e poi inviare alle forze dell'ordine. Saranno poi le forze dell'ordine a fare dei controlli a campione''. Lo dice all'Adnkronos Maurizio Pasca, vicepresidente di Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), parlando della richiesta di esibire i documenti insieme al green pass nei bar e nei ristoranti.
''Se dobbiamo mettere le persone a controllare i documenti come facciamo a lavorare? - aggiunge - Può succedere che arrivino 50 persone insieme. Quello che noi proponiamo è l'autocertificazione''. Pasca è anche presidente di Silb-Fipe (Sindacato Italiano dei Locali da Ballo) e sottolinea la ''beffa a cui siamo stati sottoposti''. ''Siamo stati noi i primi a chiedere di riaprire i locali con il green pass e ora le discoteche sono ancora chiuse'', continua.
''Dal 23 febbraio del 2020 siamo stati chiusi ininterrottamente tranne quella piccola parentesi estiva - dice - sono 18 mesi che siamo chiusi. Avevamo presentato due protocolli sulla sicurezza sanitaria per poter riaprire in totale sicurezza applicando il green pass, però non abbiamo mai avuto risposta. Sono circa due mesi che si balla dappertutto, nei casali, nelle ville, in modo totalmente abusivo senza controlli sanitari di nessun genere. Mi chiedo allora perché le discoteche chiuse e poi si può ballare dappertutto?''.
''Lo scorso anno si disse che i contagi erano risaliti per colpa delle discoteche, quando peraltro emersero solo i casi del Billionaire - aggiunge - quest'anno i contagi si sono rialzati anche se le discoteche sono chiuse''.