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Governo, Renzi: "Da Conte finora non abbiamo ottenuto nulla"

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04 gennaio 2021 | 22.15
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"Il tema è l'Italia e perché l'Italia funzioni ho messo una serie di punti e Conte finora non ci ha risposto. Non sopporto la solita narrazione per cui dico una cosa e mi devono attaccare tutti, i punti li ho messi nero su bianco e non ce n'è per nessuno. Su questi temi non sto facendo una battaglia personale, non me ne frega dei miei sondaggi, volete odiarmi? Odiatemi ma su questi punti abbiamo ragione". Così il leader di Iv Matteo Renzi, ospite di 'Quarta Repubblica' su Rete 4, ribadendo più volte che "finora non abbiamo ottenuto nulla".

"Possiamo stare sui contenuti? Sui vaccini si può fare meglio sì o no? Quando siamo d'accordo sui contenuti poi scegliamo le persone. Secondo me i ministri che ci sono ora non sono i migliori del mondo, secondo il presidente del Consiglio sì. Però io non faccio il presidente del Consiglio, sarà il presidente del Consiglio, che sia Conte o sia un altro, lo vedremo...", ha detto ancora l'ex premier, che richiama anche la locuzione latina 'Nomina sunt consequentia rerum', ossia 'i nomi sono conseguenti alle cose'. "La squadra viene alla fine - aggiunge - e il mio non è un modo per svicolare alle domande".

"Abbiamo una situazione molto seria, a livello internazionale, c'è una drammatica epidemia in tutto il mondo. Noi in Italia - ha aggiunto Renzi - abbiamo qualche problema in più, abbiamo la maglia nera per numeri di morti in rapporto alla popolazione con un livello di decessi inaccettabile, abbiamo un Pil che arranca, un piano vaccinale che non decolla, insomma abbiamo una situazione che è un disastro. Ma i patrioti, quelli che amano l'Italia, ora danno tutti una mano".

"Se fossi stato ministro le cose andrebbero differentemente, ma io non sono ministro e certo non sto facendo tutto questo per me....", continua l'ex premier che assicura che non farà il ministro in un possibile Conte ter. "Ma si immagina se dopo tutto sto casino mi metto d'accordo con Conte per fare il ministro io?", replica secco al conduttore.

E ancora: "Conte ha detto che vuole venire in Parlamento? Lo aspettiamo, per uno come me questa non suona come una minaccia, per me è democrazia. Conte doveva essere in Senato quando si approvava la legge di bilancio anziché fare le conferenze stampa con Rocco Casalino a Villa Madama. Se Conte ha i numeri per governare senza di noi, evviva ma io non sarò complice di buttare i soldi, di uno spreco di denaro pubblico", avverte.

Sulla delega ai servizi segreti "c'è bisogno di un rispetto delle regole democratiche. Berlusconi questa delega l'ha data, Prodi l'ha assegnata, D'Alema l'ha data, Monti ha fatto lo stesso e anch'io, da premier, l'ho data. Non capisco perché se c'è una consuetudine, che è fonte di diritto, si possa scherzare sull'intelligence e arrivare al punto che il portavoce del premier, Rocco Casalino, per fare lo splendido geolocalizza un bunker riservato e segreto, in Libia. Non si gioca con le istituzioni, non è il Grande Fratello, ci vuole massimo rispetto delle istituzioni... La forma in democrazia è sostanza", ha continuato.

L'incertezza sulla riapertura delle scuole "è inaccettabile, sarà che io ho figli che vanno a scuola e una moglie docente, ma siamo al 4 gennaio - sottolinea - e io trovo assurdo che i mie figli non sappiano ancora se vanno a scuola o no, trovo assurdo che è il 4 gennaio e ancora non si sappia".

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