di Antonio Atte
C'era una volta la lotta alla casta. L'occasione è di quelle solenni, parliamo di un convegno sulla Shoah, in vista del giorno della memoria. Presenti il presidente della Camera Roberto Fico, il sottosegretario a Palazzo Chigi Giancarlo Giorgetti, il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti, la presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. Oltre a una folta delegazione di parlamentari.
Il giorno 17 gennaio l'Ufficio del Cerimoniale della Camera inoltra via mail l'invito ai deputati per il convegno 'Trasmettere ed insegnare la Shoah è impossibile?', organizzato oggi presso l'Aula del Palazzo dei gruppi parlamentari. E tra i destinatari del messaggio c'è anche Carla Ruocco del M5S, presidente della Commissione Finanze della Camera. Ma, rileva l'Adnkronos, alle 9.47 di oggi - a meno di un'ora dall'inizio del convegno - la segreteria della deputata cinquestelle risponde all'invito del cerimoniale con una domanda: "Per la Presidente On. Carla Ruocco è stato riservato un posto tra le autorità? Gradirei essere informato al (segue numero di telefono)".
Peccato però che a leggere quel messaggio di risposta ci fossero, in copia, anche gli altri parlamentari, tra cui Laura Ravetto di Forza Italia. La quale non ha risparmiato una stilettata alla Ruocco: "Le autorità... e poi erano gli altri la casta", ha commentato via mail l'esponente azzurra. E anche il suo messaggio arriva (appositamente) a tutti. Lo scambio di mail non è passato inosservato, tanto che nelle chat interne del parlamentari cinquestelle qualcuno scherza sull'accaduto.
"I 5 Stelle si svelano da queste piccole cose - dice Ravetto all'Adnkronos - Nessuno dei colleghi con cui ho a che fare del mio o degli altri partiti, da Lega a Fdi a Pd, si sarebbe mai sognato, prima di un convegno, di chiedere un posto riservato tra le autorità. E' una cosa che si commenta da sola". E sulla sua mail ironica aggiunge: "Non ho resistito... Dov'è l'uno vale uno? Ho trovato i toni abbastanza curiosi, io non mi sarei mai permessa", prosegue l'esponente azzurra, che chiude con una battuta: "Uno vale uno e poi ci sono le autorità. E soprattutto i posti riservati per le autorità".