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Sea Watch verso la Sicilia

(Afp)
(Afp)
24 gennaio 2019 | 14.01
LETTURA: 5 minuti

La Sea Watch3 si sta dirigendo verso la Sicilia per cercare riparo dalle mareggiate, ma non ha ancora trovato un porto dove far sbarcare i 47 migranti che ha a bordo da sabato. E' quanto ha detto alla Dpa il portavoce dell'organizzazione umanitaria tedesca Sea Watch, Ruben Neugebauer, che gestisce l'unica nave di soccorso dispiegata al largo della costa libica. "Ci stiamo dirigendo verso la Sicilia orientale poiché sta arrivando una tempesta da ovest", ha affermato. "La parte orientale della Sicilia è l'unico posto in cui saremo un po' più al riparo dal maltempo", ha spiegato, aggiungendo che all'imbarcazione, da ore in balia di onde alte sette metri, pioggia e forte vento, viene negato un ormeggio sia dall'Italia che da Malta. "I Paesi europei dovrebbero vergognarsi, soprattutto dopo lo scorso fine settimana", ha detto Neugebauer, riferendosi ai recenti eventi nel Mediterraneo centrale.

Ma per il ministro Matteo Salvini si tratta dell'"ennesima provocazione in vista: dopo aver sostato per giorni in acque maltesi - scrive infatti il vicepremier su Facebook -, la nave olandese Sea Watch3 con 47 a bordo si sta dirigendo verso le nostre coste. Ribadisco che la nostra linea non cambia, né cambierà. Nessuno sbarcherà in Italia. Pronti a mandare medicine, viveri e ciò che dovesse servire - sottolinea ancora -, ma i porti italiani sono e resteranno chiusi". E ancora: "La nave di Sea Watch che ha fatto a gara con la guardia costiera libica per andare a raccogliere 47 migranti ha vagato davanti alla Tunisia senza far nulla. Ha vagato davanti a Malta senza fare nulla e adesso arriva in Italia? Nisba. Andate in Olanda, in Francia, in Germania, andate dove volete ma non qui. Fatevene una ragione", ha rincarato la dose nel corso di una diretta live sul social.

Dello stesso avviso il ministro Luigi Di Maio: "La nave Ong Sea Watch, che sta navigando verso la Sicilia - commenta su Facebook -, avrà da parte del governo italiano, qualora ne avesse bisogno, supporto medico e sanitario. Dopo di che, invito a puntare la prua verso Marsiglia e far sbarcare le persone sul suolo francese, anziché aspettare inutilmente nelle acque italiane per giorni", scrive, postando anche una mappa della città francese.
"Come stabilito a giugno 2018 nel consiglio europeo, le responsabilità dell'Europa sull'immigrazione sono condivise. Sul Mediterraneo non si affacciano solo l'Italia, la Grecia o la Spagna. Ma anche la Francia. E deve fare la sua parte", rimarca quindi il capo politico del M5S.

Per lo sbarco della Sea Watch 19 organizzazioni - A Buon Diritto, Actionaid, Amnesty International Italia, ARCI, ASGI, Associazione Papa Giovanni XXIII, CIR, CNCA, Emergency, Focus Casa dei Diritti Sociali, Intersos, Legambiente, Medecins Du Monde Missione Italia, Medici per i Diritti Umani, Medici Senza Frontiere, Mediterranean Hope Programma Rifugiati e Migranti, Oxfam, Salesiani Per il Sociale, Save the Children Italia, Terre Des Hommes - hanno fatto un appello congiunto chiedendo "all'Italia e all'Europa che la legge sia rispettata e che queste persone vengano immediatamente fatte sbarcare in un porto sicuro, senza essere lasciate ulteriormente senza una destinazione". "La salvezza e la tutela delle vite umane devono avere la precedenza assoluta", sottolineano aggiungendo che "l'Italia e l'Europa intera devono assumersi le proprie responsabilità nell'affrontare e prevenire ulteriori tragedie in mare: è necessario realizzare vie di accesso sicure dalle aree di crisi o di transito, per evitare che decine di migliaia di persone continuino ad essere costrette a ricorrere ai trafficanti, mettendo in serio pericolo la propria vita, per attraversare il Mar Mediterraneo. E' la mancanza di vie legali, infatti, che fa prosperare il traffico di esseri umani".

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