L'esplosione di un magazzino di armi di Hezbollah. E' questa l'ipotesi che più fonti di intelligence occidentali formulano quale causa della devastante esplosione al porto di Beirut, che ha sconvolto gran parte della capitale libanese. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, ad esplodere quindi, secondo quanto finora comunicato ufficialmente, non sarebbe stato un deposito di fuochi di artificio o un vasto quantitativo di nitrato di ammonio, come riferito dal ministro dell'Interno libanese Mohamed Fehmi, ma un deposito di armi delle milizie sciite libanesi filo iraniane. Secondo l'ultimo bilancio tracciato dal ministro della Sanità libanese Hamad Hassan, l'esplosione ha causato almeno 50 morti e circa 2.750 feriti.