Alexander Zakharchenko, leader separatista ucraino, è rimasto ucciso in un attentato a Donetsk. Come riferisce l'agenzia Interfax, Zakharchenko era in un locale ed è morto in seguito a un'esplosione.
Secondo l'agenzia Donetsk News, legata ai separatisti, il 42enne Zakharchenko è rimasto ucciso nell'esplosione avvenuta nel ristorante Separ, nel centro della città. L'attentato arriva in un momento di rinnovate tensioni. La scorsa settimana, l'esercito ucraino ha reso noto che quattro soldati sono morti e altri sette sono rimasti feriti negli scontri con i filo-russi.
Il ministero degli Esteri russo ha definito "un atto terroristico" l'uccisione di Zakharchenko. "Credo che i mandanti e gli esecutori di questo crimine riceveranno l'adeguata punizione" ha detto il presidente russo Vladimir Putin in una nota pubblicata sul sito del Cremlino. "Il vile omicidio" di Zakharchenko "dimostra una volta ancora che chi ha scelto la strada del terrore, della violenza e dell'intimidazione non cerca una soluzione pacifica e politica al conflitto", ha aggiunto Putin, inviando le proprie condoglianze "a tutti i cittadini" del Donbass: "La Russia sarà sempre con voi".
I servizi segreti ucraini (Sbu) ritengono che ci sia la Russia o i suoi stessi compagni dietro l'uccisione di Zakharchenko. "Non escludiamo un tentativo dei servizi speciali russi per eliminare una figura piuttosto odiosa che, secondo le informazioni in nostro possesso, era ingombrante per i russi", ha detto il Servizio di sicurezza di Kiev, citato dai media ucraini. "Secondo le nostre informazioni, i militanti o i servizi speciali russi sono dietro l'esplosione" che ha ucciso Zakharchenko, ha dichiarato il capo dello staff dei servizi, Ihor Huskov.