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"Africani di m....", raid contro migranti: arrestato branco

Pugni, calci e ginocchiate ai migranti inermi. Ma anche colpi sferrati con sedie in legno, tavolini, bottiglie di vetro e suppellettili varie. E' così che il branco fermato a Marsala colpiva con "veemenza e ferocia" mosso dall'odio razziale (VIDEO)

01 ottobre 2020 | 10.02
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Veri e propri raid punitivi organizzati nei confronti di cittadini extracomunitari inermi che venivano picchiati soltanto per odio razziale. Gli agenti del commissariato di Marsala, in collaborazione con i colleghi della Digos della Questura di Trapani e del reparto prevenzione crimine di Palermo hanno arrestato i tre componenti del 'branco' con l'accusa di violenza privata, minaccia, lesioni personali, aggravati dall'odio razziale. Le aggressioni sono avvenute quest'estate, soprattutto nei weekend, nel centro di Marsala. Le indagini sono coordinate dalla procura di Marsala (VIDEO).

Pugni, calci e ginocchiate. Ma anche colpi sferrati con sedie in legno, tavolini, bottiglie di vetro e suppellettili varie. E' così che il branco, "senza alcun timore sulle possibili conseguenze penali ed accecato da una rabbia bestiale, immotivata" come sottolineano gli investigatori, si scagliava "con veemenza e ferocia" contro gli immigrati che gli venivano a tiro. Botte accompagnate da minacce e dall'ordine di allontanarsi da Marsala: "Siete africani di merda… non dovete più parlare perché siete di colore… noi vi ammazziamo. Qui non avete il diritto di stare…".

Le indagini hanno permesso di verificare come il "gruppo criminale si muovesse come una sorta di commando che, avvalendosi anche della forza intimidatrice determinata dal cospicuo numero di aderenti, molti dei quali ormai ampiamente noti come persone violente, agiva come una vera e propria squadra punitiva contro chiunque si fosse opposto ai loro commenti, frasi denigratorie o alla loro volontà. Il tutto aggravato dalle ripugnanti e odiose frasi dall’evidente sfondo razziale proferite nei confronti degli immigrati presi di mira". In un episodio il branco si è scagliato anche contro il titolare di un esercizio commerciale la cui colpa era stata quella di tentare di sottrarre il malcapitato dalla "cieca violenza" del gruppo.

Oltre ai tre arrestati, gli investigatori hanno individuato altri soggetti, alcuni dei quali già identificati e la cui posizione è al vaglio degli organi inquirenti. Indagini complesse, rese ancora più difficile dalla "assoluta mancanza di collaborazione delle parti offese le quali, evidentemente intimorite dalla ferocia del gruppo criminale, hanno manifestato notevole riottosità a denunciare le violenze e addirittura, nonostante le visibili e anche gravi lesioni subite, hanno rinunciato alle cure dei sanitari". Non da meno l'atteggiamento dei presenti alle aggressioni che in alcuni casi assistevano impassibili o incitavano il branco. "Nessun soggetto nei giorni successivi agli eventi criminosi - evidenziano gli inquirenti - si presentava presso il commissariato per rendere dichiarazioni che potessero risultare utili alla ricostruzione dei fatti ed all’individuazione dei responsabili dell’accaduto, verosimilmente temendo possibili ritorsioni". Alcuni componenti del branco, tra cui i tre arrestati, fanno parte del gruppo degli Ultras del Marsala Calcio (Street Boys/Nucleo Ribelle).

Nel corso della perquisizione in casa di S.C., la polizia ha trovato una pistola semiautomatica priva di tappo rosso con relativo caricatore, marca Bruni, modello 'New Police' calibro 8 mm K, 9 cartucce a salve calibro 8 mm e una cartuccia calibro 7.75.

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