Il Garante della privacy Soro: "Meglio di altre piattaforme di cui non sappiamo nulla"
"L'epidemia ha stimolato una accelerazione dei processi digitali, in tal senso rispetto ai minori abbiamo posto all'attenzione del ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina l'esigenza di una svolta nel ricorso alle piattaforme, dicendo che forse è più prudente utilizzare il registro elettronico". Lo ha detto il Garante della Privacy Antonello Soro rispendendo a una domanda sulla didattica a distanza durante l'audizione in Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza a San Macuto.
"Anche il registro elettronico non è privo di problemi ma tra questo e una piattaforma multinazionale di cui non si sa nulla, forse è meglio nel presente dare indicazione perché le scuole ricorrano tutte le volte che è possibile al registro elettronico", ha evidenziato il Garante.
In generale, "noi abbiamo posto il problema da un po' di tempo di una piattaforma pubblica italiana che si faccia carico di mettere insieme risorse e competenze, è bene - ha esortato Soro - che l'Italia si doti di una sua infrastruttura auspicabilmente nell’ambito di una cooperazione europea. Ma non possiamo vivere appoggiandoci alle piattaforme cinesi e americane di cui non sappiamo assolutamente niente", con oltretutto "prevedibilità" di attacchi.