"In qualche modo è stato dimostrato che il virus 'entra ed esce' dagli occhi. Anche la stessa congiuntivite", che era già stata posta sotto l'attenzione dei ricercatori per il suo legame con il nuovo coronavirus, "deriva dal fatto che Sars-Cov-2 può entrare anche dagli occhi. Oggi con questo nuovo tassello che si aggiunge alla conoscenza del virus emerge che si può moltiplicare anche nell'epitelio congiuntivale". Così Gianni Rezza, direttore del dipartimento di Malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), commenta all'Adnkronos Salute il nuovo studio dell'Inmi Spallanzani di Roma che ha isolato il coronavirus dalla lacrime di un paziente.
"E' molto importante - aggiunge - che si continui a studiare e ad approfondire la conoscenza di questo virus".