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Stupro Viterbo, domiciliari a Chiricozzi e Licci

I due ex militanti di CasaPound erano in carcere per il presunto stupro al pub Old Manners di Viterbo

Stupro Viterbo, domiciliari a Chiricozzi e Licci
13 settembre 2019 | 12.55
LETTURA: 3 minuti

di Sara Di Sciullo
A quanto apprende l'Adnkronos, sono stati concessi gli arresti domiciliari a Francesco Chiricozzi e a Riccardo Licci, i due ex militanti di CasaPound espulsi dal movimento subito dopo l'arresto per il presunto stupro al pub Old Manners di Viterbo.

I due giovani erano rinchiusi nel carcere Mammagialla della cittadina laziale da oltre 4 mesi: era infatti il 29 aprile quando il caso esplose con l'arresto dei due ragazzi accusati della violenza di gruppo ai danni di una 36enne italiana. Nei giorni scorsi, dopo che era stata depositata la perizia sui cellulari passati al setaccio per ricostruire le chat in cui le immagini della presunta violenza sarebbero state condivise, la procura aveva chiesto per i due il giudizio immediato.

La richiesta per ottenere i domiciliari era già stata presentata dai difensori dei due indagati i primi di maggio e, poi, una seconda volta, a luglio, ma in entrambi i casi era stata respinta. Oggi invece i domiciliari sono stati concessi.

"Ci sarà il processo, noi andremo avanti e vedremo se insistono a non chiedere nemmeno scusa: non hanno mai chiesto scusa, non si sono mai detti dispiaciuti non solo della violenza ma anche di aver condiviso il video. Quella è stata una cattiveria in più". E' quanto afferma all'Adnkronos l'avvocato Fausto Taurchini, legale della vittima del presunto stupro all'Old Manners di Viterbo. Il legale non è stato affatto sorpreso dell'alleggerimento della misura cautelare nei confronti dei due ex militanti di Casapound, poi espulsi dal movimento: gli arresti in carcere "oltre alla possibile reiterazione del reato, erano motivati anche dal rischio di inquinamento delle prove - osserva Taurchini - un problema risolto perché le prove secondo la procura erano finite". "Noi avevamo già fatto opposizione ai domiciliari anche perché i due arrestati non hanno finora dimostrato un pentimento", sottolinea Taurchini. Secondo l'avvocato della ragazza, dalla perizia tecnica sarebbero emersi degli elementi nuovi, in particolare "la registrazione" della videosorveglianza "del pub" dalla quale si vede quando i tre arrivano e quando escono dal locale. Da quanto emerso, secondo Taurchini, "si rafforza l'idea che i due hanno agito senza il benché minimo consenso della ragazza".

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