
La 'Mein Kampf' di Hitler, un volume sulla storia della Repubblica Sociale e una bandiera nera con la croce celtica appoggiati sul tavolo. E poi ancora, la copertina di 'Gioventù fascista', rivista per ragazzi pubblicata durante il Ventennio e un coltello nero da cucina abbandonato sotto al comodino, accanto a una bacinella bianca.
E' questo lo scenario che gli inquirenti si sono trovati di fronte aprendo la porta della camera da letto di Luca Traini, il 28enne che sabato ha sparato all'impazzata dalla sua auto per le strade di Macerata, ferendo 6 immigrati, prima di avvolgersi nel tricolore e gridare 'Viva l'Italia'. Nel video, diffuso dai carabinieri di Macerata, sono chiaramente visibili alcuni dei simboli della fede politica dell'uomo, votata all'estremismo di destra.
A scatenare il folle gesto di Traini sarebbe stato l'omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana il cui cadavere è stato trovato in due valigie nel maceratese. Pamela aveva una storia molto simile a quella di un amore passato del 28enne, una ragazza tossicodipendente e vittima, secondo Traini, di uno spacciatore immigrato.