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Elezioni, Arleo (Competere.eu): "Risposte a incertezze, per Pnrr rischio bandi deserti"

L'esperto, mettere mano ad una riforma complessiva del Codice degli appalti e ad una razionalizzazione dei bonus fiscali

Giuseppe Arleo
Giuseppe Arleo
27 settembre 2022 | 13.18
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"Il problema più annoso che si dovrà affrontare senza perdita di tempo ulteriore è quello dell’incertezza. Oggi è quella che frena gli imprenditori negli investimenti e il vero rischio, a questo punto addirittura, non è quello di una cattiva gestione dei fondi Pnrr ma una rinuncia da parte delle imprese ad accedere ai fondi pubblici preferendo non investire sia per il timore di non riuscire a recuperare l’investimento che avere le mani libere dai vincoli che, giustamente, comporta l’accesso ai fondi". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia, Giuseppe Arleo coordinatore dell’Osservatorio Next Generation Eu del think tank Competere.eu.

"I bandi del Pnrr - spiega - impongono, nel caso di quelli destinati alle imprese, il cofinanziamento della spesa ovvero un apporto di mezzi propri liquidi a copertura della parte scoperta dal fondo perduto oltre al pagamento dell’iva sulle fatture degli investimenti".

"Le condizioni e le prospettive degli incentivi - fa notare - oggi sono mutati, il terrore di non avere contezza dei costi energetici impone alle imprese a valutare con maggiore attenzione la politica degli investimenti sia per non avere vincoli di apertura dell’attività e sia perché innegabilmente l’aumento dei costi variabili comporta la scelta di innalzare i prezzi dei prodotti e quindi il grande rischio di finire fuori mercato nel giro di pochissime settimane, se non già tardi ad oggi. E' necessario quindi un'azione concreta sulla questione energetica per le imprese che abbia una efficacia di brevissimo periodo altrimenti il grande rischio è quello di una perdita di appetibilità dei prossimi bandi del Pnrr destinati alle imprese".

"La gestione - avverte Arleo - della grande disponibilità di risorse del Pnrr e non solo dovrà essere improntata all’efficacia delle procedure attuative, sia in fase di emissione dei bandi di finanziamento che in sede di rendicontazione. Negli ultimi decenni il nostro Paese e soprattutto le amministrazioni del Mezzogiorno sono stati colpevoli per numerosi ritardi nella gestione dei fondi provenienti dalle istituzioni europee, dovuti il più delle volte a una presenza massiccia di burocrazia che ha rallentato le procedure di attuazione e di rendicontazione degli incentivi pubblici".

"Lunghe attese - fa notare - per avere gli esiti e, non trascurabile, anche lunghissime attese per la rendicontazione finale dei bandi sono uno dei grandi errori commessi negli anni. Fondamentale quindi per mantenere target e milestone imposti dalla Commissione europea per erogare le risorse del Pnrr che il nuovo Governo dia risposte concrete e immediate alle richieste di sburocratizzazione, semplificazione e digitalizzazione".

"Il mondo delle costruzioni - osserva Giuseppe Arleo - è in seria difficoltà. E’ urgente, come richiesto da Confindustria e Ance, che il nuovo governo metta mano ad una riforma complessiva del Codice degli appalti e ad una razionalizzazione dei bonus fiscali. Una razionalizzazione delle procedure che metta fine ad una giungla interpretativa di leggi e circolari dell’Agenzia delle Entrate".

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