"Mi sono vaccinato". Vincenzo De Luca annuncia di aver ricevuto il vaccino contro il coronavirus e scoppia la bufera. Con un post su Facebook, il governatore della Campania si presenta come 'paziente' nel v-day, la giornata inaugurale della campagna di vaccinazione. "Dobbiamo farlo tutti nelle prossime settimane. È importante per vincere la battaglia contro il Covid19 e tornare alla vita normale. Senza abbassare la guardia e rispettando le norme", scrive De Luca, pubblicando anche la foto che lo ritrae mentre riceve la dose all'ospedale Cotugno. De Luca diventa così uno dei 9750 italiani a ricevere il vaccino Pfizer-Biontech: l'unico politico tra medici, infermieri e anziani ospiti delle Rsa.
Una presenza che, ovviamente, non passa inosservata. Il primo ad attaccare è Luigi de Magistris, sindaco di Napoli. "Trovo davvero inqualificabile e indegno l’abuso di potere del presidente De Luca che approfitta del suo ruolo istituzionale per vaccinarsi quando il vaccino, nelle prime settimane, deve essere destinato esclusivamente, considerate le pochissime quantità disponibili, a medici, infermieri, operatori sanitari ed anziani", dice il primo cittadino, bersaglio frequente di De Luca nelle ultime settimane. A stretto giro, affonda il colpo anche Matteo Salvini: "Per esibizionismo il governatore De Luca ha tolto il vaccino a qualcuno che ne aveva più bisogno di lui. Medici, infermieri, personale sanitario, forze dell’ordine e persone fragili meritano rispetto e serietà, non politici stile Marchese del Grillo", dice il leader della Lega.
"Si può decidere che chi ricopre importanti incarichi pubblici venga incluso nelle categorie da vaccinare subito. Mi pare però che la decisione presa sia stata un'altra. Dunque a che titolo De Luca si vaccina il primo giorno?", chiede il portavoce nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni. "Quello che è del tutto inaccettabile è che chi ricopre incarichi pubblici - conclude l'esponente di Leu - se ne freghi delle regole. Così è solo una dimostrazione di arroganza inaccettabile".
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, chiama in causa il governo. "Conte, Speranza e Arcuri ci hanno ripetuto ogni giorno che le prime dosi del vaccino sarebbero state riservate agli operatori sanitari e agli anziani delle Rsa. Principio giusto e sacrosanto. Fratelli d'Italia rivolge però una domanda semplice al Governo e pretende una risposta altrettanto semplice: perché il governatore della Campania De Luca è stato vaccinato oggi?", dice Meloni.
"Perché non ci risulta che De Luca sia un operatore sanitario o sia ospitato in una casa di riposo. C'è qualcosa che non sappiamo? Esiste una corsia privilegiata per i politici di sinistra? Gli italiani pretendono immediata chiarezza", aggiunge.
Netta anche la presa di posizione del Movimento 5 Stelle. "Il Presidente della Regione Campania oggi si è recato all'ospedale Cotugno di Napoli facendosi vaccinare con una delle prime dosi arrivate in Campania. Il vaccino è un atto responsabile che non può essere oggetto di propaganda o di una corsa a chi è il primo politico a vaccinarsi", dichiarano i deputati campani del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali alla Camera. "Stigmatizziamo questa pessima strumentalizzazione: i vaccini, in questa prima fase, sono destinati esclusivamente a medici, infermieri, operatori sanitari e anziani delle Rsa. Il comportamento inaccettabile di De Luca segue l'ennesima minaccia di non riaprire le scuole in Campania il 7 gennaio, in contrasto con le indicazioni degli scienziati", affermano.
Tra gli amministratori locali, si fa sentire il sindaco di Verona, Federico Sboarina. "Il vaccino va fatto a chi ne ha effettivamente bisogno, non deve essere un privilegio per qualcuno che salta la fila. Adesso è fondamentale dare protezione a medici e anziani", dice all'Adnkronos.
De Luca, almeno, può contare sulla solidarietà del collega Donato Toma. "Un atto simbolico, non ci trovo nulla di scandaloso", dice il presidente della Regione Molise all'Adnkronos. "Non è un gesto da criticare, d'altronde negli Stati Uniti è stato Biden il primo a vaccinarsi proprio perché il presidente è considerato il simbolo dell'unità americana, dando così l'esempio in un momento anche di incertezza sugli esiti del vaccino, su eventuali controindicazioni", sottolinea Toma. "Non entro nelle diatribe sui vaccini ai politici. Tuttavia va tenuto presente che in emergenza - spiega Toma - il presidente della Regione è l'autorità più alta di protezione civile. Personalmente non ero tra i soggetti individuati come da vaccinare e non mi sono vaccinato. Se mi avessero individuato, allora lo avrei fatto", aggiunge Toma precisando quindi che quando giungerà il suo momento si vaccinerà. "Non ho motivi particolari per dire no".