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Riunione a porte chiuse allo storico ritrovo dei tifosi, nei pressi dello stadio San Siro. Mancava il capo ultras che, però, si è giustificato sui social sostenendo di avere la tibia rotta
"La consueta riunione degli ultras dell'Inter, nonché la prima convocata dopo l'ufficializzazione da parte della procura di Milano della chiusura delle indagini che hanno riguardato le tifoserie di Milan e Inter, si è svolta ieri sera. E nuovamente a porte chiuse, impedendo a giornalisti presenti di prendervi parte. Ne dà notizia Klaus Davi, che era sul posto insieme alla giornalista della Tgr Elisabetta Santon e ad altri due operatori.
Gli ultras interisti si erano dati appuntamento per giovedì sera alle 21 presso il 'Baretto 1957', il consueto luogo di ritrovo settimanale del tifo organizzato nerazzurro. L'ultima riunione simile si era svolta nel mese di gennaio. E' la seconda volta che i capi della Curva Nord scelgono di escludere i cronisti dai propri incontri. Era infatti già successo in occasione della riunione dello scorso 4 dicembre e la cosa si è ripetuta ieri sera.
Attorno alle 22 circa un portavoce degli ultras ha convocato all'interno del Baretto i circa 120 tifosi presenti impedendo ai giornalisti di accedere al locale. Nino Ciccarelli, capo carismatico del tifo organizzato interista, ieri sera non si è presentato all'incontro. Pungolato da Klaus Davi sui social network, Ciccarelli ha prontamente replicato con un post: "Ma basta. Non sono venuto perché lo sanno tutti che ho la tibia rotta".