cerca CERCA
Sabato 29 Marzo 2025
Aggiornato: 18:41
10 ultim'ora clock BREAKING NEWS

A Roma la fine del Ramadan si festeggia in 'casa famiglia', evento promosso dalla Fondazione Protettorato San Giuseppe

La presidente della Fondazione, Elda Melaragno: "Le nostre case hanno accolto, accolgono e continueranno ad accogliere, per un pezzo del loro percorso di vita, giovani di ogni paese, di ogni lingua e di ogni religione

A Roma la fine del Ramadan si festeggia in 'casa famiglia', evento promosso dalla Fondazione Protettorato San Giuseppe
27 marzo 2025 | 18.11
LETTURA: 2 minuti

La fine del Ramadan si festeggia in 'casa famiglia'. Una grande festa in palestra, tutte le case famiglia insieme, lunedì 31 marzo sera per la festa del l'Eid al-Fitr. "Ci saranno i bambini e le bambine e i ragazzi e le ragazze che vivono nelle cinque case famiglia della Fondazione Protettorato San Giuseppe, ma chiunque è invitato a partecipare: amici e anche ragazzi e ragazze che hanno vissuto in casa famigli e poi ne sono usciti, per tornare in famiglia, o per andare a vivere per conto proprio. Una festa aperta a tutti e di tutti, nel segno di quella che è da oltre un secolo la missione del Protettorato: accogliere, sostenere, includere. L’appuntamento è alle 19, nella palestra del Protettorato (via Nomentana 341): sarà servito un ricco buffet, con i piatti tipici preparati anche dai ragazzi della Fondazione. E ci sarà il tradizionale scambio di doni tra tutti i partecipanti". Lo sottolinea la nota della Fondazione Protettorato San Giuseppe.

“Le nostre porte sono da sempre aperte a tutti - spiega la presidente della Fondazione, Elda Melaragno - Le nostre case hanno accolto, accolgono e continueranno ad accogliere, per un pezzo del loro percorso di vita, giovani di ogni paese, di ogni lingua e di ogni religione. Qui tutti devono sentirsi non solo rispettati, ma amati e valorizzati. Ed è proprio questo il motivo che ci ha spinti a organizzare, per la prima volta, questa festa: partecipare tutti a un momento così importante per alcuni dei nostri ragazzi significa allargare i confini del nostro mondo e riconoscere il valore e la ricchezza delle diverse storie".

"Ci saremo tutti: responsabili della Fondazione, educatori, ma invitiamo a partecipare chiunque desideri affacciarsi a questo mondo. Anche tanti ragazzi che sono passati per le nostre case famiglia e non abitano più qui ci hanno assicurato che ci saranno, per condividere un momento di festa, di incontro, di condivisione, per rafforzare il legame di comunità e promuovere il rispetto reciproco tra tutti i minori accolti. Qui tutti devono sentirsi parte di una grande famiglia, in un ambiente che, pur avendo una forte tradizione cristiana, rispetta tutte le tradizioni e ne condivide i momenti significativi", conclude Malaragno.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina

articoli
in Evidenza