Ottima posizione tra i 10 mercati più importanti a livello mondiale, valendo 8,2 miliardi di dollari canadesi. Il consumo pro capite è pari a 446 dollari. Il 75% del mercato è costituito da chi ha meno di 55 anni. Ce lo racconta Sebastiano Bazzano, fondatore del progetto B.Connected, società di consulenza partner in export management.
Il Canada è uno Stato Federale composto da dieci province e tre territori. La popolazione conta circa 38 milioni e mezzo di abitanti. Il prodotto interno lordo per l’anno 2022 è stato di 1,8 miliardi di euro con una crescita, rispetto all’anno precedente, del +3,4%. Il reddito pro capite, sempre con riferimento al 2022, è pari a 55.639 dollari statunitensi. Quando parliamo di Canada dobbiamo fare un’importante precisazione: è uno Stato Federale che delega l’importazione dei prodotti alcolici alle singole province. Non è quindi un unico mercato ma ogni provincia è una storia a sé per consumi, volumi, abitudini e regole. Concentrandosi su quelle che sono le quattro province principali assimilabili alle nostre regioni, abbiamo l’Ontario che conta il 41% delle vendite, il Quebec che pesa per il 27%, Calgari - provincia dell’Alberta - che pesa insieme a Vancouver - British Columbia - per il 12%. Il totale di queste quattro province equivale quindi al 92% delle vendite. All’ente che regola l’importazione dei prodotti alcolici, ovvero i LCB (Liquor Control Board) si aggiungono il SAQ (Société des alcools du Québec) in Quebec, il LCBO (Liquor Control Board of Ontario) in Ontario e l’BCLDB (British Columbia Liquor Distribution Branch) in British Columbia dove però c’è una maggiore liberalizzazione e le vendite del monopolio si affiancano a una serie di catene di negozi, retail shop, e negozi privati. La liberalizzazione totale vige nello stato dell’Alberta con vendite dirette da parte degli importatori che possono decidere in autonomia cosa importare e a chi vendere.
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