“Mentre a livello mondiale si ricorda l’importanza del volontariato nel corso della giornata internazionale, il settore del non profit è colpito duramente da un emendamento sugli adempimenti IVA. Ci auguriamo che il Parlamento intervenga prontamente correggendo quanto appena passato in Senato nel corso dei lavori per l’approvazione del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2022. La norma deve essere corretta assolutamente”. Queste le parole di Claudio Barbaro, Senatore di Fdi e presidente di ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane).
La norma in questione, che ora attende il voto della Camera entro il 20 dicembre, stabilisce per le Associazioni – come sottolinea il Forum del Terzo Settore - “l’esclusione” dei corrispettivi specifici dal campo di applicazione dell’IVA al regime di “esenzione” dall’iva per i servizi prestati e i beni ceduti dagli enti nei confronti dei propri soci. "Ciò comporta che le associazioni e i soci dovranno fare fronte a una serie di adempimenti come l’apertura della partita IVA, anche per quella attività non configurabili come commerciali, fatturazione e registrazione delle operazioni", dice Barbaro.
“Anche sul fronte delle prestazioni sportive si fa riferimento esclusivamente alle Associazioni senza fini di lucro, lasciando completamente fuori le Società Sportive Dilettantistiche segno di una discussione frettolosa e pasticciata. Non è pensabile che, dopo un periodo emergenziale come quello che abbiamo e stiamo ancora vivendo, il nostro comparto sia colpito ‘dall’interno’ e si continui a rilevare la mancanza di attenzione per quelle migliaia di organizzazioni che rappresentano una risorsa straordinaria per il nostro Paese, da tutelare e sostenere. I legislatori devono tenere conto dell’importanza in Italia dell’associazionismo e rendere omogenea l'azione di riordino del quadro fiscale, tenendo conto anche delle riforme in corso sullo Sport e sul Terzo Settore”.