Il deputato M5S ricostruisce i momenti dell'aggressione: "Calci e pugni da parlamentari di Lega e Fratelli d'Italia, vedrò se prendere dei provvedimenti"
"Mi sono avvicinato al ministro Calderoli, volevo solo consegnargli il tricolore. Niente di più. Poi c'è stato il caos. Tra i vari calci mi è arrivato anche un pugno fortissimo allo sterno e sono crollato perché non riuscivo a respirare. Mi sono spaventato". Così il deputato del M5S Leonardo Donno, ricostruisce con l'Adnkronos tutte la fasi dell'aggressione da lui subita in Aula a Montecitorio, durante la discussione sull'autonomia differenziata.
"Fortunatamente i medici, che ringrazio, mi hanno assistito immediatamente. Ho fatto 7-8 volte l'elettrocardiogramma perché ero agitato. Ora sto meglio, ho preso anche un antidolorifico", spiega il parlamentare grillino.
"Non sono riuscito a capire bene nella confusione, ma hanno provato e sono riusciti anche a colpirmi con calci e pugni Iezzi, Candiani, Cangiano, Amich... Parlamentari di Lega e Fratelli d'Italia. Mi hanno detto ci sono dei video. Vedrò se prendere dei provvedimenti", prosegue il deputato.