Il ministro: "Dal confronto con gli operatori nasca vera Carta Cultura per giovani"
“L’emendamento è del Parlamento, ma reputo si debba fare una riflessione sulla cosiddetta App18 che così com’è mostra criticità". Parla così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, interpellato dall'Adnkronos sul dibattito intorno all'emendamento di maggioranza alla manovra 2023 che prevede, tra le altre cose, l'abrogazione della cosiddetta '18 App', il bonus di 500 euro per i consumi culturali dei giovani che dovrebbe poi essere sostituita da una nuova 'Carta Cultura'.
"È necessario - dice il ministro - ridefinirla e rinominarla, affinché questo strumento diventi realmente una modalità di consumi culturali per i giovani orientandoli alla lettura di libri, alla visita di mostre, ai corsi di lingua e alla musica. Penso che vada introdotta una soglia ISEE che escluda persone appartenenti a famiglie con redditi elevati. Inoltre occorre mettere a punto un vero meccanismo anti truffe, e bisogna riperimetrare gli ambiti di utilizzo a consumi davvero culturali evitando aspetti grotteschi. Su tutto ciò intendo lavorare insieme agli operatori del mondo della cultura per migliorare il sistema. Auspico che nasca una vera carta della cultura per i giovani”, conclude Sangiuliano.