"Il problema" con il leader di Italia Viva "è se si trova una quadra sui temi"
"Il problema" con Matteo Renzi "è se si trova una quadra sui temi. Penso che si possa fare, perché ci sono delle differenze ma non tantissime, e sulla modalità di condotta della campagna elettorale. Non vorrei una campagna elettorale che attacca ogni giorno il Pd e gli altri definendoli fascisti, perché non lo sono. Ci parleremo in questi giorni e cercheremo di offrire al'Italia qualcosa che sia serio e netto". Lo ha affermato Carlo Calenda, ospite di 'Morning news' su Canale 5.
"La nostra campagna si chiamerà come a Roma 'L'Italia sul serio'", ha detto ancora Calenda, che ha aggiunto: "Ieri il Parlamento europeo, secondo quanto previsto dalla legge italiana, ha mandato al Viminale la certificazione che sono stato eletto con una lista che era Pd-Siamo europei, una lista composita. Azione è la stessa associazione di Siamo europei, quindi l'esenzione "dalla raccolta delle firme "è piena a norma di legge".
Parlando della leader di Fratelli d'Italia ha poi sottolineato: "Giorgia Meloni premier ha un grande problema: intanto una mancanza di esperienza molto significativa che la porterebbe ad essere impreparate per questa carica. La seconda: non penso sia fascista, ma non ha detto mai una parola definitiva su questo. Attenta Giorgia - il monito -, perché i Primi ministri francese e tedesco, se tu non sei chiara su questo punto, non ti stringono neanche la mano. Rischiamo di andare a finire nella serie C dell'Europa dalla serie A e questo sarebbe gravissimo".