Secondo il giudice, i leader della Lega era determinato a evidenziare i fenomeni di illegalità e non voleva diffamare
Matteo Salvini non ha commesso alcun reato quando - nel gennaio 2020 - citofonò a una famiglia nel quartiere Pilastro di Bologna. Lo ha stabilito il giudice del capoluogo emiliano, che ha disposto l’archiviazione definitiva del procedimento contro il leader della Lega (difeso dall’avvocato Claudia Eccher) e della signora che lo aveva accompagnato nel rione denunciando spaccio e degrado. Secondo il giudice, Salvini non voleva diffamare: era determinato a evidenziare i fenomeni di illegalità.