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Caro bollette, appello dei partiti a Draghi: "Agire subito"

Letta: "Intervento improcrastinabile". Salvini: "Apriamo il Parlamento e fissiamo un testo ai costi". Meloni: "Subito norme per cittadini, ma nuovo debito è ultima ratio"

(Fotogramma)
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31 agosto 2022 | 07.34
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Intervenire subito contro il caro bollette. Questo l'appello univoco dei partiti al premier Mario Draghi. "Lunedì in Parlamento per approvare norme per cittadini", chiede Giorgia Meloni. Così come Matteo Salvini, secondo il quale è possibile un maxi-scostamento di bilancio come ai tempi della crisi Covid: "Sulle bollette di luce e gas apriamo subito il Parlamento e mettiamo un tetto agli aumenti". Per Enrico Letta, è "improcrastinabile un intervento". Mentre per Di Maio. "L'80% delle bollette pagato dallo Stato è un costo che ci possiamo permettere".

Intanto dovrebbe arrivare, via decreto ministeriale, la mini-proroga di altri 15 giorni, fino al 5 ottobre, dello sconto di 30 centesimi per benzina e diesel. E nel giro di pochi giorni, il Governo è pronto ad emanare un nuovo decreto per il contenimento dei consumi domestici. Nel documento previsti termosifoni giù di un grado e riscaldamenti spenti un'ora prima.

MELONI - "Le proposte le metto nero su bianco, io sono all'opposizione di questo governo, quindi se lo dico in teoria ci siamo tutti. Ci troviamo in parlamento lunedì e proviamo ad approvare delle norme che permettano ai cittadini di avere una situazione sostenibile". Così la presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. "Nuovo debito è l'ultima ratio, l'Italia è già indebitata fuori controllo, siccome i nostri debiti li pagheranno i nostri figli, dobbiamo farci molta attenzione". Lo dice il presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a Fuori dal coro su Rete 4 nella puntata che andrà in onda oggi in prima serata, rispondendo ad una domanda sul caro bollette e su un possibile scostamento di bilancio.

SALVINI - "Riapriamo la Camera e il Senato, io ci arrivo a piedi, e approviamo un piano di guerra da 30 miliardi, che mette in sicurezza l'Italia", dice Matteo Salvini, secondo il quale è possibile un maxi-scostamento di bilancio come ai tempi della crisi Covid. "Con il covid abbiamo fatto sei scostamenti di bilancio", dice. "Poi - aggiunge con riferimento alla Ue - va bene se l'Europa ci aiuta, salvare le fabbriche italiane è un investimento per il futuro". "Il governo italiano metta subito soldi subito per salvare le aziende, altrimenti ci costerà molto di più dopo, in cassa integrazione". "Altrimenti che facciamo, licenziamo un milione di lavoratori?", si domanda il leader della Lega che torna a chiedere di "copiare la Francia di Macron".

LETTA - "È improcrastinabile un intervento sia italiano che europeo per bloccare le bollette e fermare la speculazione in corso sull’energia prodotta da rinnovabili. Ne ho discusso stamani al Distretto Industriale della Pelle di #Arzignano in Veneto. Siamo pronti a sostenere l’intervento del governo". Lo scrive Enrico Letta su Twitter.

CONTE - "Sono 7 mesi che cerchiamo una interlocuzione col governo, abbiamo portato delle proposte perché il caro-bollette era già prevedibile dallo scorso marzo. Abbiamo incontrato Draghi più volte per incalzarlo, abbiamo tutto il diritto di continuare a formulare le nostre proposte, a rivendicare delle soluzioni e un'attenzione che fino ad adesso non c'è stata", afferma il leader del M5S Giuseppe Conte, parlando a margine del Fornaci Rosse Festival di Vicenza.

TAJANI - Da parte sua il coordinatore nazionale di Fi, Antonio Tajani, torna a frenare sullo scostamento di bilancio come Fdi, dichiarandosi pronto a dare l'ok solo se la ''situazione dovesse precipitare''. "Noi pensiamo che si debba fare di tutto per aiutare famiglie e imprese. Serve un intervento a livello europeo, serve un tetto al prezzo del gas, perché questo servirebbe a risolvere gran parte dei problemi e renderebbe più agevole soluzione anche in Italia. Il problema è di tutti, non solo italiano. Se si può fare tutto ciò che serve per il sostegno alle imprese senza arrivare allo scostamento di bilancio, meglio... Se la situazione dovesse precipitare e non si dovessero trovare altre soluzioni, piuttosto che far fallire decine di migliaia di imprese, prima bisogna valutare se si può fare attraverso uno scostamento di bilancio un'azione così come è stata fatta durante il Coronavirus... No a scelte affrettate, ma ponderate. Se si può fare senza scostamento meglio, ma se la situazione precipita, la regola vale meno per al difesa della famiglia e del lavoro'', afferma in una conferenza alla stampa estera.

RENZI - Provvedimento contro il caro bollette? "Credo ci sia spazio per farlo senza uno scostamento di bilancio ma dipende dalle scelte di Draghi. Qualunque decisione prenderà, io la appoggerò", dice a Radio 24 Matteo Renzi. "Fossi premier non farei lo scostamento, tirerei fuori 10 miliardi", aggiunge il leader di Iv.

DI MAIO - L'80% delle bollette pagato dallo Stato? "Sicuramente è un costo che ci possiamo permettere perché lo Stato sta incassando di più per l'effetto dell'Iva e delle accise. Dobbiamo evitare che le imprese chiudano per il caro energia". Così Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, ospite di SkyTg24. "La nostra proposta, appena si insedia il nuovo Parlamento, è un decreto taglia-bollette che sia in grado di permettere agli imprenditori fino a dicembre di avere l'80% delle bollette pagato. E' una soluzione di emergenza in attesa del tetto europeo" al costo dell'energia, ha proseguito il ministro degli Esteri.

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