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Pnrr, lo stato di attuazione per il settore agricolo

Lollobrigida: "Bene contratti di filiera, male incentivi a trattori elettrici"

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16 dicembre 2022 | 07.54
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"Molto bene i bandi che incrociano le reali esigenze delle imprese come i contratti di filiera e i sostegni agli investimenti sulla logistica agroalimentare. Misure risultate attrattive ed efficaci con domande che superano di gran lunga le disponibilità. Meno bene altri capitoli condizionati da impostazioni "ideologiche", come gli incentivi ai trattori elettrici o altri che si sono scontrati con l'aumento dei costi delle materie prime". Lo sottolinea il ministro dell'Agricoltura e della sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, che, in un'intervista a Il Sole 24 Ore, traccia un bilancio sullo stato di attuazione del Pnrr per il settore agricolo. "I fondi risparmiati sulle misure meno attrattive andrebbero ora spostati verso quelle con le maggiori richieste. Abbiamo proposto al ministro Fitto di individuare le modalità per consentire al maggior numero possibile di imprese di beneficiare delle opportunità del Pnrr e del Piano nazionale complementare (Pnc)», spiega Lollobrigida.

"I contratti di filiera - sottolinea il ministro - risultano essere sempre più una risposta organizzata e strutturale nel settore della produzione agricola, della trasformazione e della pesca. Ad oggi risultano impegnati 350 milioni dedicati allo scorrimento del IV bando e 690 milioni per il V bando dei contratti di filiera del settore agroalimentare, 103 milioni nel bando dei distretti del cibo e 50 per i contratti di filiera per pesca e acquacoltura. Di fatto nel primo anno di applicazione è già stato impegnato l'intero budget".

Inoltre, prosegue, "alla misura dedicata alla logistica agroalimentare, della pesca e di floricoltura e vivaismo corrispondono tre distinti bandi. Incentivi sono previsti per la realizzazione di progetti mediante l'innovativo strumento dei Contratti per la logistica agroalimentare. Secondo i dati di Invitalia, sono pervenute 133 domande, per un valore pari a quasi 700 milioni (in grado di generare col cofinanziamento privato un investimento di circa 1,4 miliardi). Una misura che quindi andrebbe rifinanziata nella prossima revisione del Pnrr. Altra area di intervento che ha riscosso grande interesse è quella sullo sviluppo della logistica nelle aree dei mercati agroalimentari all'ingrosso. Infine, per quanto riguarda il capitolo relativo agli interventi sulla logistica nelle aree portuali la dotazione di 150 milioni appare sottodimensionata rispetto alle esigenze di modernizzazione".

"La possibilità di modifiche non solo è ipotizzabile, ma si sta già attuando come nel caso del Lussemburgo. E anche la Germania ha chiesto di poter cambiare il suo Pnrr. L'obiettivo non può essere solo spendere i fondi, ma spenderli bene". Lo sottolinea il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, in un'intervista a Il Sole 24 Ore. "Invece - evidenzia -abbiamo assistito alla sterile propaganda di chi parlava di un Piano realizzato con accortezza e con una visione strategica. In realtà gran parte del Pnrr è una somma di istanze raccolte in fretta senza tener conto della loro utilità o possibilità di realizzazione. Il tutto gestito da un apparato dello Stato nel quale il turnover è stato a lungo bloccato. La nostra storia recente descrive un Paese incapace di spendere in archi temporali lunghi qualche decina di miliardi. Come si può pensare di spenderne oltre 200 entro il 2026?".

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