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Ucraina, Zelensky dichiara nulle annessioni a Russia

Con un decreto, ha sottolineato il "diritto sovrano" sulle 4 regioni rivendicate. Inoltre ha dichiarato "impossibile negoziare con Putin"

(Afp)
(Afp)
04 ottobre 2022 | 12.06
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Il presidente dell'Ucraina Volodimir Zelensky ha dichiarato "nulli" i trattati firmati venerdì dal suo omologo russo Vladimir Putin per annettere le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhia alla Federazione russa. Con un decreto, Zelensky ha sottolineato il "diritto sovrano" dell'Ucraina sulle quattro regioni rivendicate dalla Russia e ha ricordato che l'indipendenza dell'Ucraina nel 1991 già rifletteva che si trattava di un paese "indivisibile e inviolabile".

Zelensky si è anche appellato al diritto internazionale, così come aveva fatto ricorrendovi contro la legittimità dei referendum indetti dalle autorità russe nelle quattro regioni che Mosca ora rivendica come proprie.

Il presidente ucraino aveva risposto alle aspirazioni espansionistiche del Paese vicino chiedendo l'ingresso dell'Ucraina nella Nato e approvando una serie di obiettivi che, tra l'altro, contemplano nuove misure di pressione sulla Russia e il netto rifiuto di ogni dialogo mentre Putin resta al potere.

Il decreto: "Impossibile negoziare con Putin"

Zelensky ha noltre promulgato un decreto che mette nero su bianco "l'impossibilità" di avviare un processo negoziale con la Russia per porre fine al conflitto armato. Nel decreto, pubblicato sul sito web della presidenza di Kiev e che tiene conto delle recenti conclusioni di una riunione del Consiglio di sicurezza e di difesa nazionale dell'Ucraina, si evidenzia "l'impossibilità di negoziare con il presidente russo Vladimir Putin".

Intanto anche il Senato russo, il giorno dopo la Duma, ha approvato all'unanimità l'annessione delle quatto regioni ucraine occupate alla Federazione russa. Lo ha riferito la Tass.

La Camera alta del Parlamento russo ha ratificato l'annessione da parte della Russia delle regioni ucraine di Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson dopo che venerdì Putin ha firmato i trattati di "adesione" e che ieri la Duma di Stato ha votato, sempre all'unanimità, per le quattro annessioni alla Federazione russa. Manca ora l'ultima firma di Putin. Il presidente russo dovrebbe "con ogni probabilità" firmare oggi, ha anticipato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

I cittadini delle regioni ucraine annesse alla Federazione russa e tutti coloro che vi risiedono, sono riconosciuti automaticamente come cittadini russi, a eccezione di chi, entro un mese, dichiarerà la sua intenzione di mantenere la sua cittadinanza esistente, riassume l'agenzia Ria Novosti citando i trattati di annessione. La Russia garantisce a chi vive nelle regioni annesse il diritto a mantenere la sua lingua madre e di creare le condizioni perché sia studiata.

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