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Ucraina, Tajani: "Missile su Zaporizhzhia sarebbe peggio di Chernobyl"

Il ministro degli Esteri: "Italia continuerà a sostenere Kiev con l'obiettivo di raggiungere la pace"

Afp
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16 febbraio 2023 | 13.21
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''Occorre creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia'' nel sud dell'Ucraina, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Perché ''se fosse colpita da un missile o da una granata, anche per sbaglio, si avrebbe un evento peggiore di quello di Chernobyl''. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti alla Farnesina.

Sono ''inaccettabili gli attacchi che la Federazione russa compie contro la popolazione civile. Significa voler colpire un popolo più che la politica o il governo di un paese'', ha continuato il ministro, ribadendo la richiesta che si ''arrivi assolutamente a un momento di pace, ma questo non può significare la resa dell'Ucraina''. L'Italia, ha proseguito Tajani, resta ferma nel sostegno a Kiev e ''continuerà a sostenere l'Ucraina con l'obiettivo di raggiungere la pace''. E successivamente ''dovrà essere protagonista nella ricostruzione'' dell'Ucraina al termine del conflitto.

Secondo Tajani, "la Cina può svolgere un ruolo importante'' nella crisi ucraina ''convincendo la Federazione russa a sedersi a un tavolo della pace'' la fine della guerra. Ed è quello di cui ''parlerò questa sera nell'incontro'' con il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Wang Yi in visita a Roma, ha anticipato quindi il ministro affermando che la ''Cina deve convincere la Russia a rispettare il diritto internazionale''.

''Occorre creare una zona franca attorno a Zaporizhzhia'' nel sud dell'Ucraina, dove si trova la centrale nucleare più grande d'Europa. Perché ''se fosse colpita da un missile o da una granata, anche per sbaglio, si avrebbe un evento peggiore di quello di Cernobyl'', ha detto.

Sono ''inaccettabili gli attacchi che la Federazione russa compie contro la popolazione civile. Significa voler colpire un popolo più che la politica o il governo di un paese'', ha detto ribadendo la richiesta che si ''arrivi assolutamente a un momento di pace, ma questo non può significare la resa dell'Ucraina''. L'Italia, ha proseguito Tajani, resta ferma nel sostegno a Kiev e ''continuerà a sostenere l'Ucraina con l'obiettivo di raggiungere la pace''. E successivamente ''dovrà essere protagonista nella ricostruzione'' dell'Ucraina al termine del conflitto.

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