Pioggia di missili russi su Kiev. Zelensky: "Serve volontà politica per proteggere Ucraina". Vice presidente Duma: "Parigi vuole provocare Terza guerra Mondiale"
Dopo un attacco missilistico russo che ha preso di mira Kiev causando decine di feriti, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l'Occidente ad avere la "volontà politica" di aiutare il suo Paese ad affrontare la Russia fornendo più sistemi antiaerei. La contraerea ucraina ha ''abbattuto oltre trenta missili su Kiev'' lanciati dalle forze armate russe, ha riferito il presidente ucraino su 'X'. E descrivendo un ''terrore che continua giorno e notte'', ha affermato che ''è possibile porre fine a tutto ciò attraverso l'unità globale'' e con ''l'aiuto con i sistemi di difesa aerea''.
Il leader ucraino ha aggiunto che ''i terroristi russi non hanno missili in grado di aggirare Patriot e altri principali sistemi mondiali. Questa protezione è ora necessaria in Ucraina. Da Kiev a Kharkiv, da Sumy a Kherson e da Odessa alla regione di Donetsk''. Perché ''dobbiamo dimostrare che il terrorismo è sempre il perdente. Dobbiamo dimostrare alla Russia che sarà costretta ad accettare una vita normale e libera in Ucraina. Abbiamo bisogno del sostegno dei nostri partner. E sono grato a tutti coloro che nel mondo aiutano davvero'', ha concluso Zelensky.
Intanto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tornando sull'eventualità di invio di militari francesi in Ucraina, ha avvertito che le conseguenze dell'invio di truppe stranieri in Ucraina potrebbero essere ''irreparabili''. "Abbiamo ancora bisogno di informazioni precise. Finora, per quanto ho capito, non c'è nulla di preciso al riguardo. In ogni caso, abbiamo già detto più di una volta che l'invio di contingenti militari stranieri in Ucraina comporterebbe conseguenze molto negative, conseguenze addirittura irreparabili”, ha affermato il portavoce del Cremlino.
Poco prima, tornando sulle parole pronunciate ieri dal vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Medvedev ("Truppe Francia in Ucraina? Manderemo indietro tante bare"), era intervenuto il vice presidente della Duma, Piotr Tolstoj, nel corso di una intervista esclusiva con Bfmtv. Con l'invio dei soldati francesi in Ucraina, a Odessa, Parigi ''vuole provocare la Terza guerra mondiale'', ha detto. Ma le forze armate russe ''non preoccupatevi, li uccideranno tutti'', ha aggiunto Tolstoj. "L'idea di inviare soldati francesi in Ucraina finirà con le bare coperte dalla bandiera tricolore a Orly", ha affermato ancora il vice presidente della Duma, aggiungendo che ''i francesi devono capirne le conseguenze''.
Secondo Tolstoj, in Ucraina ''oggi ci sono 13.000 mercenari di cui 367 francesi. 147 sono già stati uccisi". Il vicepresidente della Duma ha quindi sottolineato che, dopo l'invio di truppe, ''se vengono uccisi 300 o 400 francesi, il vostro presidente sarà nella trappola: dovrà o accelerare la storia, o aumentare la presenza di truppe, o ritirare le truppe".
La Russia ha rivendicato un'ulteriore avanzata nei pressi di Avdiivka, nell'Ucraina orientale. "Le forze armate russe hanno liberato il villaggio di Tonenke", ha fatto sapere il ministero della Difesa di Mosca, all'indomani dell'annuncio della "liberazione" della vicina località di Orlivka. Tonenke si trova a una decina di chilometri da Avdiivka, finita sotto il controllo russo il mese scorso dopo una delle battaglie più sanguinose dall'inizio del conflitto.
Durante gli attacchi missilistici russi a Kiev la scorsa notte è stata distrutta l’abitazione, per fortuna vuota, di un impiegato locale dell’ambasciata d’Italia, un cittadino ucraino che ha acquisito anche la cittadinanza italiana. Secondo fonti della Farnesina, l’impiegato e la sua famiglia sono sani e salvi. Verranno alloggiati per un paio di giorni in albergo per poi passare in una foresteria dell’ambasciata prima di trovare una sistemazione migliore.
Il ministro Tajani ha fatto avere un messaggio all’impiegato della sede diplomatica. “Ho appreso con inquietudine - si legge - di come la sua abitazione abbia subito danni durante l'ultimo attacco missilistico compiuto sulla città di Kiev e sono molto sollevato nell’apprendere che Lei e i Suoi cari siete usciti incolumi da questo ulteriore, ingiustificabile gesto di aggressione. Desidero esprimerLe la vicinanza e la solidarietà del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, insieme al più alto senso di gratitudine e riconoscenza per il lavoro che ogni giorno - in un contesto in cui l’Ucraina continua ad essere interessata da dolori eventi bellici - Lei e i Suoi colleghi svolgete per l’Italia, con coraggio e abnegazione. Voglia gradire i sensi della mia considerazione”.
Da mesi nell’ambasciata d’Italia a Kiev, nonostante lo stato di guerra, sono ritornati in servizio sia l’ambasciatore Zazo che parte del personale diplomatico e della sicurezza della sede diplomatica.