Il comunicato del ministero della Difesa a precisazione del decreto firmato mercoledì da Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale
La Russia non chiamerà a combattere in Ucraina chi lavora, "con istruzione superiore", nei settori dell'high tech, della finanza e della comunicazione. Lo ha reso noto un comunicato del ministero della Difesa a precisazione del decreto firmato mercoledì da Vladimir Putin.
"Per assicurarci l'operatività di alcune industrie high tech, e del sistema finanziario della Federazione Russa - si legge in un comunicato - è stato deciso di non reclutare cittadini con alto livello di istruzione e di specializzazione che lavorano in organizzazioni accreditate operanti nel settore dell'informazione tecnologica" degli operatori di telecomunicazione, nel campo dell'informazione, dei media e "delle organizzazioni che garantiscono la stabilità del sistema dei pagamenti nazioni e delle infrastrutture del mercato finanziario".
Gli ordini di mobilitazione per andare a combattere in Ucraina sono inoltrearrivati ai dipendenti di almeno 5 compagnie aeree russe, compresa l'Aeroflot, e dieci aeroporti. Lo rivelano fonti del quotidiano Kommersant, rilanciate dal sito indipendente Meduza.
Secondo il giornale, molti piloti civili sono riservisti addestrati in passato nelle scuole di volo militari o che hanno servito nell'esercito. Fonti di tre delle tre compagnie ritengono che il'80-50% del personale potrebbe essere mobilitato. Una fonte dell'Aeroflot, ritiene che verrà richiamata più della metà del personale e che questo accadrà anche ad altre due compagnie del gruppo, Pobeda e Rossiya. Nessuna compagnia ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma Kommersant riferisce che i loro vertici stanno valutando la possibilità di chiedere esenzioni per il personale necessario a portare avanti le operazioni. Aeroflot sta già riunendo gruppi di lavoro per stilare le liste del personale essenziale.