Dopo la seconda metà di febbraio
Crisi Ucraina-Russia, i servizi d'intelligence dell'Estonia ritengono che Mosca sia militarmente pronta per lanciare un'operazione militare su vasta scala contro il Paese a partire dalla seconda metà di febbraio. A questo punto, dopo aver posto in essere le condizioni e le capacità necessarie, servirà soltanto la decisione politica. E' quanto si legge nel rapporto annuale sull'intelligence estone per l'estero, presentato oggi a Tallinn.
Il rapporto afferma che la Russia ha dispiegato 150mila soldati sul confine ucraino a partire dall'autunno, con la mobilitazione di unità da tutti i distretti militari e le parti dell'esercito. Circa 20mila soldati sono stati inviati in Bielorussia."Si tratta del più grande ammassamento militare russo degli ultimi trent'anni", scrivono i servizi dell'ex repubblica sovietica, confinate con la Russia e oggi paese membro dell'Ue e la Nato.
"L'escalation ai confini dell'Ucraina deteriora la sicurezza dell'intera Europa e dimostra come la minaccia di un'azione militare sia diventata il primo strumento della cassetta degli attrezzi della politica estera russa", afferma il rapporto. Secondo gli estoni, il dispiegamento di truppe russe rappresenta una minaccia immediata per l'Ucraina e un ultimatum per l'occidente. Anche se la leadership russa verrà convinta ad evitare l'attacco militare all'Ucraina, i servizi di Tallinn ritengono che bisognerà aspettarsi un'accresciuta attività militare russa.