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Ucraina, raid Russia contro scuola nel Luhansk. Bombe su Odessa

Due le vittime accertate nel villaggio di Bilohirivka, si scava tra le macerie per cercare i dispersi. Evacuati gli ultimi civili dall'acciaieria Azovstal a Mariupol, si cerca di salvare i soldati

(Fotogramma)
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08 maggio 2022 | 08.49
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Sirene antiaeree in quasi tutte le regioni dell'Ucraina nel 74esimo giorno di guerra con la Russia. Nella notte le forze armate russe hanno effettuato sei attacchi con razzi su Odessa. Lo rende noto in un comunicato il comando operativo dell'esercito ucraino nel Sud spiegando che ''due razzi sono stati abbattuti dai sistemi di difesa antiaerea'' mentre ''altri razzi hanno colpito un'infrastruttura critica e case dei civili''.

E si scava tra le macerie di una scuola colpita ieri in un attacco aereo delle truppe russe nella regione di Luhansk. Almeno 60 persone sotto le macerie, che potrebbero essere decedute. Lo ha riferito Serhiy Hayday, capo dell'amministrazione militare regionale, aggiungendo che 30 persone che si rifugiavano nella scuola sono state salvate. Di queste, sette sono rimaste ferite. I corpi di due persone sono stati trovati tra le macerie, ha detto Hayday in un post di Telegram oggi, aggiungendo che è "probabile che tutte le 60 persone rimaste sotto le macerie dell'edificio siano state uccise". La scuola, che si trova nel villaggio di Bilohorivka, era usata come rifugio e all'interno, momento del raid, si trovavano circa 90 persone. Le vittime sono due volontari della Transcarpazia. "Durante la guerra - fa sapere Hayday - i due volontari, Nazar Dychuk e Dmytro Byts, hanno costantemente aiutato i residenti di Luhansk nell'evacuazione. Soccorrevano le persone, le portavano in salvo e consegnavano aiuti umanitari".

"Sotto le macerie della scuola di Bilohorivka sono morte 60 persone", ha poi detto in un'intervista televisiva, spiegando che "sgomberare le macerie è impossibile, perché ci sono continui attacchi. Vorrei sperare che ci siano delle persone vive lì sotto, ma bisogna dire che la scuola è stata distrutta con il colpo diretto di una bomba aerea. E quando una bomba aerea esplode genera delle temperature molto alte. Nella scuola c'erano 90 persone, 27 delle quali sono vive con ferite di varia gravità".

"Viene anche attaccata la strada Bahmut-Lysychansk, noi stamattina abbiamo mandato degli autobus per l'evacuazione, però non sono riusciti ad arrivare a destinazione perché sono stati attaccati", ha aggiunto Hayday, sottolineando che "il numero degli attacchi è aumentato in maniera esponenziale, sia attacchi aerei, che di terra, che di artiglieria, in vista del 9 maggio".

Sempre nella regione di Luhansk, undici le persone rimaste intrappolate sotto le macerie di un palazzo residenziale di due piani a Shypylivka, distrutto in un raid aereo russo. Al momento non ci sono vittime accertate del bombardamento notturno.

"I russi hanno nuovamente colpito la raffineria di Lysychansk. A seguito dei bombardamenti, hanno preso fuoco l'impianto di produzione di zolfo e la stazione di miscelazione", ha poi comunicato su Telegram il governatore Hayday, facendo sapere che il rogo si estende per "360 metri quadrati e c'è il rischio che esplodano le riserve di carri armati posizionate nei dintorni". Inoltre "spegnere l'incendio è impossibile", perché "mentre i soccorritori cercavano di domare le fiamme, è iniziato il fuoco dell'artiglieria e i vigili del fuoco sono stati costretti a fermarsi e lasciare la zona", spiega il governatore.

Il ministero degli Esteri di Kiev ha ''condannato fermamente'' il raid aereo russo contro una scuola del villaggio di Bilohorivka. Si tratta di ''un brutale crimine di guerra che la Russia ha commesso alla vigilia del Giornata della Memoria e della Riconciliazione, ripetendo costantemente la tragedia della seconda guerra mondiale'', ha detto il ministero con un post su Twitter.

Dopo l'evacuazione di tutti i civili, si cerca intanto di portare in salvo i soldati rimasti nell'acciaieria Azovstal a Mariupol. "E' molto difficile, ma importante. Non perdiamo la speranza, non ci fermiamo. Ogni giorno cerchiamo un'opzione diplomatica che possa funzionare", ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

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