Dal Cremlino ci sarebbe ancora fiducia in una 'vittoria su larga scala'
Il Cremlino starebbe pianificando una seconda offensiva a Kiev in autunno, dopo quella fallita a fine febbraio all'inizio della guerra, nella convinzione di poter ottenere una vittoria su larga scala. Lo rivela il sito indipendente Meduza, secondo cui fonti vicine all'amministrazione Putin parlano di una fiducia diffusa nella leadership di Russia Unita, il partito di governo, su una possibile vittoria in Ucraina prima della fine dell'anno. "Alla fine li ridurremo in poltiglia. L'intera faccenda sarà probabilmente conclusa entro l'autunno", ha detto una fonte.
La leadership russa ha fissato una soglia 'minima' e una 'massima' per dichiarare il successo dell'operazione militare speciale, rivelano a Meduza alcune fonti: la soglia minima sarebbe la completa conquista del Donbass, quella massima sarebbe la conquista di Kiev.
Il direttore dell'edizione in lingua inglese del sito, Kevin Rothrock, sostiene poi che per la prima volta dall'inizio della guerra tre mesi fa l'Ucraina sta perdendo "la guerra dell'informazione".
KIEV - "La guerra non finirà presto se non riceveremo armi necessarie" sottolinea il consigliere del ministro degli Interni dell'Ucraina Anton Geraschenko in un diretta sui social. "Nell'ultimo mese i combattimenti sono cambiati. La guerra ora è diversa. I russi accumulano grandi quantità di artiglieria su un piccola zona e colpiscono le nostre posizioni. La difficoltà è che noi dobbiamo difendere un confine lungo più di 1000 km e il nemico è libero di scegliere, dove avanzare".
BIDEN - Vladimir Putin, ha detto il presidente americano Joe Biden, "non solo sta cercando di conquistare l'Ucraina, ma sta davvero cercando di spazzare via la cultura e l'identità del popolo ucraino". "Attacca scuole, asili nido, ospedali, musei senza altro scopo se non quello di eliminare una cultura" denuncia. "La guerra russa contro l'Ucraina - ha aggiunto - è anche un attacco diretto ai principi fondamentali dell'ordine internazionale".