"Spetta solo all'Ucraina definire le condizioni per negoziare con Mosca"
L'Ue "sostiene e continuerà a sostenere l'Ucraina, il suo presidente Volodymyr Zelensky e il suo popolo". Davanti alla decisione "unilaterale" della Russia di invadere l'Ucraina, "il nostro obiettivo è far cessare questa guerra il più rapidamente possibile, fare di tutto perché l'Ucraina possa reggere e perché la Russia non vinca, preservare la pace sul resto del continente europeo ed impedire qualsiasi escalation". Così il presidente francese Emmanuel Macron, parlando a Strasburgo nella sessione conclusiva della Conferenza sul Futuro dell'Europa.
"Noi non siamo in guerra con la Russia" e "lavoriamo per preservare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, per il ritorno della pace sul nostro continente. Spetta solo all'Ucraina definire le condizioni per negoziare con la Russia, ma il nostro dovere è stare al loro fianco per ottenere il cessate il fuoco e costruire la pace" dice il presidente francese.
L'Ucraina "con la sua lotta e il suo coraggio è già oggi membro del cuore della nostra Europa - afferma Macron - della nostra famiglia, della nostra Unione. Ma anche se le accordassimo domani lo status di Paese candidato, e spero che si vada veloci, sappiamo tutti perfettamente che il processo che consentirebbe loro l'adesione prenderebbe più anni", probabilmente "decenni".
EUROPA - Poi sull'Europa: "Conosco i timori che circondano un'Europa a più velocità. Esiste già, ma accelerare il ritmo, alzare le nostre ambizioni, creare convergenze, senza mai escludere, ma anche senza lasciare che i più scettici ed esitanti frenino, è ciò che permetterà all'Europa di affermarsi come potenza". "In questi anni - continua - la volontà di mantenerci uniti a 27 ci ha impedito di essere più ambiziosi. Non riusciamo a riunirci", come capi di Stato e di governo, "in formato zona euro. Siamo la sola amministrazione di comproprietà che non può riunirsi come tale: bisogna sempre invitare tutti. Abbiamo paura di essere più ambiziosi, e abbiamo torto. Perché queste avanguardie non escludono, ma permettono a coloro che vogliono andare un po' più lontano di farlo e di rendere l'ambizione desiderabile".
Per "organizzare l'Europa", davanti al nuovo contesto geopolitico creato dalla guerra in Ucraina, occorrerebbe "creare quella che chiamerei una Comunità politica europea - dice ancora Macron - Questa nuova organizzazione europea permetterebbe alle nazioni europee democratiche, aderenti ai nostri valori, di trovare un nuovo spazio di cooperazione politica".
"Siamo chiari - afferma - l'Unione Europea, dato il suo livello di integrazione e di ambizione, non può essere, a breve termine, l'unico modo di strutturare il continente europeo. Ci sono già più Paesi dei Balcani Occidentali che sono impegnati" nel percorso di adesione. Ma "davanti al nuovo contesto geopolitico" determinato dalla guerra in Ucraina occorre "trovare il modo di pensare alla nostra Europa, alla sua unità, alla sua stabilità, senza fragilizzare l'intimità che si è costruita dentro l'Ue".
"Abbiamo dunque il dovere storico - prosegue Macron - non, come sempre abbiamo fatto, di dire che la sola risposta è l'adesione, ma di aprire una riflessione storica, all'altezza degli avvenimenti che stiamo vivendo, sull'organizzazione del nostro continente".
Macron ricorda che Francois Mitterrand aveva proposto nel 1989 la creazione di una Confederazione europea, una proposta "senza dubbio troppo precoce" e che "comprendeva la Russia", cosa che la rese "inaccettabile" per i Paesi che si erano appena liberati dal "giogo sovietico". Ma quell'idea poneva una "domanda che rimane valida: come organizzare l'Europa da un punto di vista politico" al di là dell'Ue? "E' un nostro dovere storico rispondere oggi". Unirsi alla Comunità politica europea "non pregiudicherebbe per forza l'adesione futura all'Ue, né sarebbe chiusa a coloro che hanno lasciato quest'ultima".
"La scelta sovrana fatta dal popolo francese mi porta oggi qui davanti a voi per dirvi che c'è un compito storico cui la Francia" non si sottrarrà, sottolinea. "Perché la Francia ha ancora una volta fatto risolutamente la scelta dell'Europa, affidandomi un nuovo mandato per operare con voi tutti, a costruire un'Europa più forte e più sovrana".