Il ministro degli Esteri russo ribadisce: "Nessuno ci ha dato nulla, lo conosciamo solo dai media"
Il piano di pace italiano sull'Ucraina "non è serio". Da Mosca arriva una nuova bocciatura, questa volta dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, dopo che due giorni fa si era espresso contro il vice presidente del Consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev. "Nessuno ci ha consegnato niente, possiamo solo essere guidati dalle speculazioni, dalle descrizioni di questa iniziativa che appaiono sui media", ha esordito Lavrov, in un'intervista a Rt arabic. Salvo poi aggiungere: "Per quanto ne so, dice che la Crimea e il Donbass dovrebbero far parte dell'Ucraina ricevendo ampia autonomia. Bene, politici seri che vogliono ottenere un risultato e non si impegnano in autopromozione davanti agli elettori non possono proporre queste cose".
Il ministro degli Esteri russo cita poi il collega italiano Luigi Di Maio, che "è entrato nello spazio mediatico, facendo così attivamente pubblicità all'iniziativa in quattro punti: l'abbiamo solo letta, abbiamo letto che questa iniziativa può portare alla pace da tanto attesa". Il capo della diplomazia di Mosca ha osservato che, secondo i media italiani, questa iniziativa può "non solo soddisfare Russia e Ucraina ma anche creare un nuovo processo di Helsinki, nuovi accordi sulla sicurezza" e che è "già stata sostenuta dai Paesi del G7 e dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres". "Non so se questo sia vero o no", ha concluso scettico Lavrov, ma "questo provocherebbe rammarico per il livello di comprensione che gli autori di questa iniziativa hanno della situazione e per la loro conoscenza dell'argomento, per la storia di questa questione".
Nei giorni scorsi era stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha render noto di non aver "ancora visto" il piano italiano. "Speriamo che ci venga consegnato attraverso canali diplomatici e familiarizzeremo con esso", aveva affermato.
Da parte sua, Medvedev aveva bocciato il piano definendolo basato su "fake". "L'Occidente ha abbracciato il desiderio di creare 'piani di pace' che dovrebbero portare a una soluzione della crisi in Ucraina. E andrebbe bene se si trattasse di avanzare opzioni che almeno in qualche modo tengano conto della realtà. Ma questo è solo un puro flusso di coscienza", ha scritto.