"Solo successi marginali al prezzo di decine di migliaia di vittime", scrive l'intelligence britannica. Milley: "Improbabile una vittoria di Kiev entro l'anno"
L'offensiva invernale russa sta fallendo. Lo sostiene l'intelligence britannica nel consueto aggiornamento sulla guerra in Ucraina, secondo cui il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, che ha preso il comando dell'operazione speciale l'11 gennaio scorso, ha cercato "di lanciare un'offensiva invernale con l'obiettivo di estendere il controllo russo sull'intera regione del Donbass". "Ottanta giorni dopo, è sempre più evidente che questo progetto è fallito", sottolinea l'intelligence, ricordando che in diverse località al fronte "le forze russe hanno ottenuto solo successi marginali al prezzo di decine di migliaia di vittime".
Secondo Londra, Gerasimov sta "sprecando" così il vantaggio in termini di personale ottenuto con la mobilitazione parziale dell'anno scorso e "c'è la possibilità realistica" che il generale stia superando "i limiti della tolleranza della leadership politica russa per i fallimenti".
Il generale Mark Milley, a capo degli Stati Maggiori Riuniti Usa, ritiene che sia improbabile che l'Ucraina riuscirà a ricacciare tutte le truppe russe dal suo territorio entro l'anno. E' quanto riporta il Kyiv Independent, citando un'intervista con Defense One.
"Zelensky ha pubblicamente affermato più volte che l'obiettivo ucraino è di cacciare ogni russo dai territori occupati - ha detto il generale americano - e questo è un obiettivo militare significativo. Un obiettivo militare molto, molto difficile. Si tratta di un paio di centinaia di migliaia di russi ancora nell'Ucraina occupata dai russi. Non credo che sia probabile che possa essere realizzato nel breve termine per quest'anno".