Tra le vittime un bambino della città costiera di Tartus, morto per un attacco di cuore. Registrate altre 90 scosse di assestamento
E' di almeno 11 morti e altri 800 feriti il bilancio delle due nuove scosse di terremoto registrate ieri nella zona di confine tra Siria e Turchia. Due sismi, di magnitudo 6,4 e 5,8 gradi della scala Richter hanno colpito a tre minuti di distanza la regione meridionale della Turchia, con epicentro nel distretto di Samandag, nella provincia turca di Hatay, con effetti che sono stati avvertiti in Siria, Israele, Iraq, Libano e territori palestinesi
In Siria almeno cinque persone sono morte a causa delle nuove scosse che hanno colpito la regione.
Tra le vittime un bambino della città costiera di Tartus, morto per un attacco di cuore, secondo Rami Abdel Rahman, capo dell'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede in Gran Bretagna. Nelle città siriane di Aleppo, Tartus, Hama e Latakia, gli abitanti sono stati presi dal panico e sono saltati giù dai tetti e dai balconi delle case mentre cercavano di mettersi in salvo. Il numero dei feriti è salito a 500.
Mentre in Turchia è di sei morti e 294 feriti il bilancio delle due scosse, ha riferito l'agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad), precisando che a seguito dei due terremoti nella provincia di Hatay si sono registrate altre 90 scosse di assestamento.