Sergey Kolotsey, comandante di un'unità della Guardia nazionale russa, accusato di aver ucciso 4 civili
Identificato il primo militare russo ritenuto responsabile del massacri di Bucha. Secondo quanto riferisce il procuratore generale ucraino Iryna Venediktova, Sergey Kolotsey, comandante di un'unità della Guardia nazionale russa, è stato accusato di aver "ucciso quattro uomini disarmati" il 18 marzo a Bucha e di "aver torturato un altro civile il 29 marzo". Le prime quattro vittime sono state trovate con le "mani legate dietro la schiena e segni di torture".
"È stato anche stabilito che il militare russo -secondo quanto riferisce l'ufficio del Procuratore generale su Telegram - ha costretto un'altra vittima a confessare attività sovversive contro l'esercito russo. Per fare questo, ha picchiato l'uomo in particolare con il manico del fucile. Fingendo un'esecuzione ha sparato vicino all'orecchio di un civile disarmato. Sono in corso verifiche per stabilire se è responsabile di altri crimini".