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Alluvione Spagna, oltre 200 morti a Valencia: i dispersi potrebbero essere 2.500

Ricerche senza sosta mentre si aggrava il bilancio del disastro. Circa 15.000 case restano senza elettricità e migliaia di persone sono senza acqua potabile. Saccheggi e sciacalli nelle zone alluvionate, 50 arresti. Forti piogge nelle Isole Baleari

I danni dell'alluvione in Spagna - (Afp)
I danni dell'alluvione in Spagna - (Afp)
01 novembre 2024 | 13.51
LETTURA: 4 minuti

Si aggrava il bilancio delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Spagna, in particolare la provincia di Valencia, a causa del ciclone Dana. Secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità locali, sono almeno 205 le persone che hanno perso la vita, di queste 202 solo nella Comunità Valenciana, un altro in Andalusia e due a Castilla-La Mancha.

Ancora numerosi, inoltre, i dispersi. "Decine e decine" secondo il ministro per le Politiche territoriali Ángel Víctor Torres. Secondo El Mundo inizialmente le persone di cui non si avevano notizie erano circa 5.000. Al momento sarebbero invece circa 2.500, anche se le autorità non vogliono ancora specificare questa cifra. Alcuni media parlano di 1.900 dispersi sulla base di un verbale della riunione d'emergenza del Centro di Coordinamento Operativo Integrato.

La situazione rimane critica in molte delle aree colpite. Circa 15.000 case restano senza elettricità e migliaia di persone sono senza acqua potabile o a cibo. Parti delle aree più colpite rimangono inaccessibili a causa di strade crollate, con i servizi di emergenza impossibilitati ad accedervi. Le condizioni meteorologiche hanno facilitato la riapertura del servizio ferroviario tra Valencia e Barcellona, che riprenderà a funzionare da sabato.

I soccorsi

I servizi di emergenza e l'esercito continuano a recuperare i corpi e rimuovere i detriti. Alle operazioni partecipano un migliaio di soldati dell'Unità militare di emergenza, oltre a migliaia di guardie civili, vigili del fuoco e agenti di polizia. La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha assicurato che "i militari sono in tutte le località dove si sono verificati danni". Tuttavia, in un'intervista a 'Ondacero' riportata da Europa Press, il ministro ha chiarito che "alcune aree specifiche non possono essere raggiunte perché è molto difficile, ma ci stiamo lavorando". "Servono macchinari speciali", ha sottolineato la ministra nel corso dell'intervist. "Ci vorrà tempo" ma "i militari stanno arrivando anche lì."

Interpellata invece sul numero dei dispersi Robles ha sottolineato che al ministero non è stato comunicato nulla a riguardo e che al momento "non sappiamo" il numero delle persone scomparse.

Robles ha spiegato che sono schierati 2.000 soldati provenienti da tutti i rami delle Forze Armate e due elicotteri da trasporto sono partiti da Colmenar (Madrid) con materiale e cibo. "L'impegno dell'esercito è totale e assoluto; noi saremo lì tutto il tempo necessario", ha affermato, aggiungendo poi che il numero dei militari schierati aumenterà nei prossimi giorni. Riguardo allo sviluppo degli eventi e alle decisioni della Comunità Valenciana all'inizio di questa crisi, il ministro ha dichiarato che è stata la Direzione dell'Emergenza, sotto il comando regionale, a decidere. "Tutti sono rimasti sopraffatti dalla grandezza" dell'evento, ha detto, sottolineando che il presidente Mazón ha poi chiesto più soldati sul posto.

Forti piogge nelle Isole Baleari

Nel frattempo la Dana resta attiva e ha provocato forti piogge nelle Isole Baleari hanno causato numerosi ritardi e cancellazioni all'aeroporto di Palma. Nelle Isole Baleari, una potente linea di temporali ha attraversato l'arcipelago da est a ovest nel primo pomeriggio, scaricando precipitazioni su Ibiza e Maiorca. Nella parte occidentale di Maiorca sono state raccolte quantità pari a 100 litri per metro quadrato in un'ora, come riferito dal servizio di emergenza 112.

L'Agenzia meteorologica statale ha revvocato gli allarmi esistenti in Andalusia ed Estremadura, ma mantiene quelli nelle Isole Baleari e in Catalogna, che sono in arancione - il secondo livello di una scala di tre - così come quelli nella Comunità Valenciana, in giallo - il livello più basso―. Fino ad oggi sono stati raccolti 138 litri per metro quadrato a Cartaya (Huelva), 97 a Mazaricos (A Coruña) e 85 a Sierra de Alfabia, Bunyola (Maiorca).

Sciacalli nelle zone alluvionate, 50 arresti

Sono intanto 50 le persone arrestate negli ultimi tre giorni per i saccheggi compiuti nelle aree alluvionate della provincia di Valencia, ha riferito il quotidiano spagnolo El Mundo, secondo cui cinque persone sono finite in manette per aver rubato in una gioielleria in un centro commerciale ad Aldaia. Il governo di Madrid, per far fronte agli episodi di saccheggio, ha promesso che le forze di sicurezza daranno prova di "assoluta fermezza".

Mazón accetta l'aiuto della Catalogna tre giorni dopo

Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Mazón, non ha risposto fino a questo venerdì all'offerta della Catalogna di inviare vigili del fuoco per collaborare al salvataggio delle persone o aiutare dopo la distruzione causata dalla dana. Secondo fonti dell'amministrazione catalana, l'offerta è stata avanzata il primo giorno e la risposta è arrivata oggi. 20 veicoli e 70 vigili del fuoco sono già in viaggio verso la Comunità Valenciana.

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