L'Agenzia per le comunicazioni e i media, Roskomnadzor, ha spiegato che la misura intende "proteggere i cittadini russi dall'influenza di contenuti illegali e costringere la piattaforma a rispettare le leggi russe".
Il traffico sulla piattaforma Twitter è stato rallentato in Russia dopo che la società americana non ha accettato di cancellare post che le autorità avevano riconosciuto come illeciti, l'ultimo passo, in ordine di tempo, per limitare l'attività dei social.
L'Agenzia per le comunicazioni e i media, Roskomnadzor, ha spiegato che la misura intende "proteggere i cittadini russi dall'influenza di contenuti illegali e costringere la piattaforma a rispettare le leggi russe". Se Twitter, usato dal tre per cento dei russi e con contenuti fortemente politici, non si adeguerà alle richieste, come previsto dalle nuove leggi varate in Russia, l'ultima delle quali entrata in vigore lo scorso primo febbraio, sarà completamente bloccato. Lo stesso vale, si è precisato oggi, per le altre piattaforme. In particolare, Twitter dal 2017 non ha cancellato 3.100 post giudicati illeciti.
"Saranno interessati dalla misura il cento per cento dei dispositivi mobili e il 50 per cento di tutti gli altri" e il rallentamento interesserà per il momento i post con foto i video.
Nel frattempo, oggi diversi siti ufficiali, fra cui quelli del Cremlino, della Duma e del governo, non sono stati accessibili per 45 minuti a causa, è stato genericamente precisato in seguito, di un malfunzionamento dei server della società di telecomunicazioni Rostelecom, una indicazione invece, secondo alcuni osservatori, dei problemi tecnici riscontrati per attuare la misura restrittive.