Il Washington Post: l'intelligence di Kiev puntava a colpire la capitale russa, la frenata dopo l'intervento Usa
L'Ucraina ha pianificato di colpire a Mosca. Gli Stati Uniti hanno stoppato ogni progetto di attacco. E' lo scenario descritto dal Washington Post, che riavvolge il nastro fino a febbraio 2023, ad un anno dall'inizio della guerra con la Russia.
Il generale Kyrylo Budanov, al vertice dell'intelligence militare ucraina (HUR), a febbraio ha esortato uno dei suoi funzionari a "essere pronto per attacchi massicci il 24 febbraio... Con tutto quello che la HUR ha", secondo un report classificato della National Security Agency statunitense.
A Kiev, sarebbe stato valutato anche un attacco con esplosivo nella base navale della città di Novorossiysk, sul Mar Nero: un'azione simbolica, che avrebbe dimostrato la capacità dell'Ucraina di colpire la Russia nel cuore del proprio territorio. Washington, però, ha convinto Kiev a frenare. Il 22 febbraio, a 2 giorni dall'anniversario dell'inizio della guerra, la Cia ha redatto un nuovo report classificato: l'intelligence ucraina "ha accettato, su richiesta di Washington, di rinviare gli attacchi" contro Mosca.
I documenti fanno parte dei file classificati che sono stati diffusi online dall'aviere 21enne Jack Teixiera, arrestato 2 settimane fa. I file, evidenzia il Washington Post, non spiegano come gli Stati Uniti abbiano convinto l'Ucraina a cancellare azioni contro la capitale russa. I documenti, però, testimoniano almeno la volontà di Kiev di portare il conflitto sul suolo russo. Tale prospettiva allarma gli Stati Uniti: azioni simili potrebbero indurre il presidente russo Vladimir Putin a utilizzare armi tattiche nucleari.