Il vice premier e ministro degli Esteri esprime le sue condoglianze e aggiunge: "Per momento in Iran non ci sono conseguenze negative o segnali di incidenti"
"Esprimiamo le nostre condoglianze all'Iran" per la morte del presidente Ebrahim Raisi e del capo della diplomazia di Teheran Hossein Amir-Abdollahian. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ricordando di aver ''parlato con ministro degli Esteri poche settimane fa, siamo dispiaciuti''.
Tajani aggiunge che ''non ci sono segnali'' che ''possa essersi trattato di un attentato". ''Tutto lascia pensare si sia trattato di un incidente, senza condizionamenti esterni. E' stata una disgrazia dovuta al maltempo, forse a un guasto'', ha detto il vice premier sottolineando che ''non dovrebbero esserci grandi scossoni. Vorrei tranquillizzare tutti che non ci saranno conseguenze all'estero negative''.
"Questa mattina presto ho avuto con il nostro ambasciatore a Teheran. I nostri concittadini stanno benissimo. Per momento in Iran non ci sono conseguenze negative o segnali di incidenti'', ha aggiunto ricordando che ''da ieri stiamo seguendo minuto per minuto quello che accade in Iran''.
"Ci auguriamo che la nuova dirigenza dell'Iran possa lavorare per la stabilità dell'area, per la pace e anche per il dialogo", ha poi ribadito dopo la riunione con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vertici dell'Intelligence, "in cui abbiamo fatto un'analisi della situazione e continuiamo a monitorare gli sviluppi dell'intera area del Medio Oriente. Noi continuiamo a lavorare per la pace e per la soluzione dei due popoli e due Stati".