Due comandanti del battaglione ricercati da Mosca
Un gruppo di 89 soldati ucraini del battaglione Azov, reduci dalla resistenza dell'Azovstal di Mariupol e fra i circa mille soldati che si sono arresi alle forze russe nei giorni scorsi, sono stati trasferiti in Russia, in un centro di detenzione di Taganrog, dove saranno incriminati per reati di estremismo da un tribunale militare, ha reso noto il sito di notizie online russo 161.ru. Due comandanti del battaglione Azov sono intanto stati inseriti da Mosca nella lista dei ricercati. Lo ha reso noto il ministero degli Interni. Si tratta di Sergey Velichko, 28 anni, e di Konstantin Nemichev, di 26. Entrambi sono originari di Kharkiv. Il Comitato inquirente ha accusato in contumacia Velichko e Nemichev di complicità in un attentato alla vita di almeno otto soldati russi nella regione di Kharkiv.
Sono in tutto, secondo Mosca, 1.730 i soldati ucraini dell'Azovstal che si sono arresi. "Nelle ultime 24 ore, 771 soldati del battaglione nazionalista Azov si sono arresi. In totale, dal 16 maggio scorso, sono 1.730 i militanti ad averlo fatto, inclusi 80 feriti", ha reso noto il ministero della Difesa in Russia.