Il presidente francese nella capitale ucraina con Draghi e Scholz: "A Irpin commessi crimini di guerra"
"Le prossime settimane, lo sappiamo, saranno molto difficili". Ad affermarlo il presidente francese Emmanuel Macron ai giornalisti dopo essere sceso dal treno che lo ha portato a Kiev insieme al premier Mario Draghi e al cancelliere tedesco Olaf Scholz. "Voglio sostenerli ed essere al loro fianco", ha aggiunto Macron parlando degli ucraini.
''Rispetto e ammirazione per il popolo ucraino'' è stato espresso dal presidente francese dirigendosi verso il sobborgo di Irpin, a nord di Kiev. A Irpin non è presente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che i tre leader incontreranno più tardi nella capitale.
A Irpin, ''ma non solo'', sono stati commessi ''massacri che equivalgono a crimini di guerra'', ha sottolineato Macron secondo il quale all'Ucraina ''servono armi di difesa più efficaci''. ''La Francia ha fatto la sua parte'', ha aggiunto. ''Ricostruiremo questa città, questo Paese devastato dalla guerra. Abbiamo già iniziato a collaborare e sosteniamo progetti'' di ricostruzione, ha aggiunto ringraziando "chi ha indagato su questi crimini di guerra dai primi giorni''
Non umiliare la Russia? Macronha quindi risposto a chi gli chiedeva il senso delle sue precedenti dichiarazioni, assicurando che "la Francia è al fianco dell'Ucraina dal primo giorno". "Siamo al fianco degli ucraini senza ambiguità", ha precisato, aggiungendo: "Bisogna che l'Ucraina possa resistere" di fronte alle forze russe.