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Gaza, "violenti combattimenti tra esercito Israele e terroristi di Hamas"

Attacchi su tutta la Striscia: colpiti circa 300 obiettivi di Hamas. Morti centinaia di miliziani. Ucciso il Comandante del battaglione di Beit Lahiya. Oltre 8.500 morti, molti sono bambini

Soldati israeliani - (Afp)
Soldati israeliani - (Afp)
31 ottobre 2023 | 07.31
LETTURA: 7 minuti

Israele sta colpendo tutta la Striscia di Gaza nel quadro delle operazioni scattate dopo il terribile attacco del 7 ottobre. Lo riferiscono, secondo le news di oggi, 31 ottobre 2023, i militari israeliani che segnalano "violenti combattimenti" con Hamas, con decine di "terroristi" uccisi. Secondo Iyad al-Bazum, presentato come portavoce del ministero dell'Interno di Gaza, Israele "cerca di separare il nord dal sud". Le forze israeliane sono lungo la Salah al-Din Street, strada principale che taglia la Striscia, e "cercano" di raggiungere al-Rasheed Street, che si estende lungo la costa da nord a sud, ha detto.

Intanto, secondo le stime diffuse dal ministero della Sanità della Striscia, sono 8.525 le persone che hanno perso la vita dall'inizio del lancio di raid israeliani come rappresaglia per l'attacco subito da Hamas. Di questi 3.542 sono bambini.

Attacchi su tutta la Striscia

Haaretz ha riferito di notizie dall'enclave palestinese di "pensati combattimenti a Gaza City" con le "Idf che cercano di isolare" il nord dal sud della Striscia. Anche il Jerusalem Post riporta un aggiornamento delle Idf secondo cui le "forze congiunte delle Idf, guidate dalle truppe di terra", sono state impegnate in "battaglie violente" nella Striscia di Gaza. Attaccata, tra l'altro, una postazione di Hamas nel nord della Striscia dove è stato trovato un grande deposito di armi.

"Concentreremo le nostre attività nella zona nord di Gaza, il centro di gravità di Hamas - ha detto il portavoce delle Idf, Jonathan Conricus - Ma continuiamo a colpire in altre aree di Gaza. Diamo la caccia ai loro comandanti, attacchiamo le loro infrastrutture e quando c'è un obiettivo importante, colpiamo".

In un briefing diffuso con un video sul social X, Conricus ha reno noto che le forze israeliane, che "sono sul terreno" e "in varie aree del nord di Gaza", stanno "espandendo le attività" e si stanno "muovendo lentamente e meticolosamente". Le forze sono supportate da "potenza di fuoco e intelligence" e precisato che Hamas viene attaccato via terra e con raid aerei.

Nel corso dei raid notturno, sono finiti nel mirino circa 300 obiettivi, anche postazioni per il lancio di missili anticarro e razzi, tunnel e siti militari. Uccisi centinaia di "terroristi". Questa notte nei bombardamenti aerei e negli attacchi dell'artiglieria dell'esercito israeliano, almeno 55 persone, tra cui donne e bambini, sono state uccise e decine di altre sono rimaste ferite, afferma l'agenzia di stampa palestinese.

Ucciso uno dei comandanti di Hamas dietro l'attacco del 7 ottobre

Le forze israeliane (Idf) hanno annunciato l'uccisione del comandante del battaglione di Beit Lahiya di Hamas, Nisam Abu Ajina, in un raid aereo effettuato nella notte nel nord della Striscia di Gaza. Secondo quanto reso noto sul social X dalle Idf, Abu Ajina è responsabile di aver guidato Hamas nell'attacco del 7 ottobre contro il kibbutz di Erez e Netiv Ha'asara. Le Idf aggiungono che in precedenza era stato al comando delle forze aeree di Hamas e aveva lavorato allo sviluppo di droni e parapendii usati da Hamas.

Hamas si nasconde dietro i palestinesi

Nella notte a Gaza ci sono stati "numerosi scambi" tra le forze israeliane e Hamas, che "si nasconde dietro ai palestinesi". Lo ha detto al programma Bbc Breakfast un portavoce delle Idf, Peter Lerner. Le forze israeliane, ha affermato, "stanno distruggendo Hamas passo dopo passo, colpo dopo colpo". L'obiettivo è "distruggere le loro infrastrutture", ha aggiunto, accusando Hamas di operare da moschee ed edifici civili e di aver messo "tutte le sue potenzialità nel campo civile" anche con "droni esplosivi sui tetti delle case" e con il "lancio di razzi dall'esterno di strutture Onu". Lerner ha parlato di una "tragedia umana da entrambi i lati della barriera" di confine. "Tutti soffrono a causa di questa organizzazione", ha incalzato. Secondo il portavoce, dal 7 ottobre - giorno del terribile attacco di Hamas in Israele - sono stati lanciati più di 7.000 razzi dalla Striscia di Gaza contro Israele.

Uccisa famiglia di 18 persone

Ad al-Zawayda, nella Striscia di Gaza, un’intera famiglia composta da almeno 18 persone, compresi nonni e nipoti, è stata uccisa dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito il rifugio in cui si trovavano. Lo scrive al Jazeera.
A Rafah, un attacco israeliano ha colpito senza preavviso un grattacielo residenziale. Almeno nove persone sono morte nell'attacco. I funzionari dei servizi di emergenza si aspettano che il bilancio delle vittime aumenti poiché diverse persone sono ancora intrappolate sotto le macerie.

Scontri in Cisgiordania

Un ragazzo palestinese di 14 anni è morto oggi per le ferite riportate ieri, quando è stato gravemente ferito durante una operazione dell'esercito di Israele in Cisgiordania. Lo riferisce il ministero della Sanità dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) spiegando che la vittima, Muhamad Abdelqader Jaraz, è deceduto ''per le ferite riportate dopo che l'esercito dell'occupante gli ha sparato nel distretto di Nablus''.
Dal 7 ottobre, ha denunciato l'Anp, sono più di 110 i palestinesi che sono stati uccisi in operazioni delle forze di sicurezza di Israele e da parte dei coloni.

Sempre in Cisgiordania, 38 palestinesi ricercati sono stati arrestati durante la notte, inclusi 8 membri di Hamas. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che le truppe hanno confiscato armi e che nella città di Qabatiya, a sud di Jenin, sono stati lanciati contro l'esercito degli esplosivi che hanno provocato uno scontro a fuoco. L'Idf ha riferito inoltre che le truppe hanno operato anche nei campi profughi di Betlemme, dove sono scoppiati scontri con la gente del posto che ha lanciato bottiglie molotov.

Allerta a Eilat per intrusione velivolo ostile

Nella città di Eilat, nel sud di Israele, sono scattate le sirene di allarme per "l'intrusione di un velivolo ostile". Lo hanno reso noto le Idf. Secondo notizie della radio israeliana, rilanciate dalla Bbc, un drone sarebbe stato abbattuto sul Mar Rosso. Le Idf hanno poi precisato di aver rilevato un "obiettivo aereo" in avvicinamento verso il territorio israeliano nei pressi di Eilat. "Non c'erano rischi o minacce per i civili", hanno aggiunto. A Haaretz fonti della sicurezza hanno parlato di un drone che potrebbe essere stato lanciato dallo Yemen.

31 giornalisti uccisi dal 7 ottobre, 26 erano palestinesi

Sono 31 i giornalisti che hanno perso la vita dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, lo scorso 7 ottobre. Lo denuncia il Committee to Protect Journalists (Cpj) secondo cui tra le vittime si contano 26 palestinesi, quattro israeliani e un libanese. Al Cpj risultano anche otto giornalisti feriti e nove dispersi o catturati mentre si indaga su informazioni "non confermate di altri reporter uccisi, dispersi, arrestati, feriti o minacciati, di danni a uffici dei media e abitazioni di giornalisti".
Il Cpj sottolinea che "i giornalisti sono civili che svolgono un lavoro importante in tempi di crisi". "I reporter nella regione stanno facendo grandi sacrifici per coprire questo conflitto", ha detto il coordinatore del Cpj per il Medio Oriente e il Nord Africa, Sherif Mansour. E, ha aggiunto, a Gaza "hanno pagato e continuano a pagare un prezzo senza precedenti".

Attacchi aerei su obiettivi Hezbollah in Libano

Jet israeliani hanno bombardato anche depositi di armi e postazioni di Hezbollah nel sud del Libano. Lo hanno confermato le forze israeliane (Idf) riferendo di attacchi contro "infrastrutture del terrore" di Hezbollah.

Tensioni al confine si registrano dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas, che ha legami con Hezbollah. Le Idf hanno denunciato lanci di razzi e missili anticarro dal sud del Libano in direzione di Israele e confermato operazioni contro il territorio libanese. Ci sono stati morti da entrambe del parti.

Arrestati 3 affiliati Isis nel nord di Israele

La polizia israeliana e il servizio di sicurezza Shin Bet hanno annunciato l'arresto di tre residenti delle città arabe nel nord di Israele di Arraba e Sakhnin con l'accusa di affiliazione con l'Isis e di cospirazione per effettuare un attacco terroristico. Lo scrive Haaretz.

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