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Israele-Hamas, Gaza: "90 morti in attacchi sul campo di Jabalia"

Onu: "Notizie preoccupanti da Gaza di detenzioni di massa e sparizioni forzate". Dal Qatar nuove proposte per ripresa accordo su ostaggi e cessate il fuoco

Raid nella Striscia di Gaza - (Afp)
Raid nella Striscia di Gaza - (Afp)
17 dicembre 2023 | 07.07
LETTURA: 3 minuti

 Attacchi aerei israeliani sul campo di Jabalia hanno ucciso 90 persone. Lo ha dichiarato il ministero della Sanità di Gaza. La maggior parte delle vittime apparteneva alle famiglie al-Bursh ed Elwan, ha riferito il portavoce del ministero Ashraf al-Qudra.

La mediazione del Qatar

Il Qatar ha presentato nuove proposte per riprendere l'accordo tra Israele e Hamas sugli ostaggi e il cessate il fuoco. Lo ha detto una fonte palestinese alla Xinhua. L'incontro tra il direttore del Mossad David Barnea e il premier del Qatar, per la ripresa di negoziati per una nuova tregua, è stato "positivo", hanno detto alla Cnn fonti diplomatiche, confermando che il faccia a faccia tra il capo dei servizi segreti esterni israeliani e Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani è avvenuto venerdì a Oslo.

Onu: "Notizie preoccupanti da Gaza di detenzioni di massa e sparizioni forzate"

Intanto l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr) ha riferito di aver ricevuto notizie preoccupanti dal nord di Gaza di detenzioni di massa, maltrattamenti e sparizioni forzate per mano dei soldati israeliani di forse migliaia di palestinesi. Tra questi vi sarebbero anche donne e minori, la maggior parte dei quali sarebbero stati fermati mentre cercavano di spostarsi verso sud o durante operazioni condotte nelle loro case, ospedali, scuole e rifugi.

Nel rapporto dell'Ohchr si legge che tra i detenuti figurano anche bambini di 12 anni e uomini di 70. Numerose sono le segnalazioni di detenuti sottoposti a gravi maltrattamenti, che in alcuni casi possono essere equiparati alla tortura. Fra le altre informazioni ricevute dall'organizzazione dell'Onu c'è anche quella che riguarda 140 donne e ragazze tuttora detenute arbitrariamente in località sconosciute. L'Ohchr ha inoltre ricevuto segnalazioni secondo cui civili sono stati uccisi, anche nel corso di presunte esecuzioni extragiudiziali, nei luoghi di rifugio, in particolare nelle scuole.

Patriarcato Gerusalemme: due donne uccise in una chiesa a Gaza

Un cecchino dell'esercito israeliano ha ucciso due donne che si trovavano all'interno di una chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, secondo quanto riferisce in un comunicato il Patriarcato Latino di Gerusalemme, ricordando che molte famiglie cattoliche hanno trovato rifugio all'interno della chiesa dall'inizio del conflitto. Secondo la ricostruzione fornita dal comunicato, le due donne, madre e figlia, stavano camminando nel convento quando sono state colpite dagli spari, e "una è morta mentre stava cercando di mettere in salvo l'altra".

Nell'attacco altre 7 persone sono state ferite. "Non è stato dato nessun preavviso, sono state uccise a sangue freddo all'interno della parrocchia, dove non c'erano belligeranti", continua il comunicato. Venerdì la deputata britannica Layla Moran ha reso noto che suoi familiari sono rifugiati nella chiesa e sono "disperati e terrorizzati" mentre le condizioni continuano a peggiorare. Il Patriarcato Latino di Gerusalemme ha denunciato anche che le forze israeliane hanno colpito il convento delle sorelle di Madre Teresa, che ospita 54 persone disabili e fa parte del compound della chiesa. Il generatore dell'edificio, unica fonte di elettricità, i pannelli solari e le cisterne dell'acqua sono state distrutte, rendendo così il convento "non abitabile".

Idf: scoperto vicino a valico Erez tunnel più grande di Hamas

Oggi le Forze di difesa israeliane hanno reso noto che è stato scoperto nei pressi del valico di Erez, tra Israele e Gaza, quello che viene considerato il tunnel più grande di Hamas. Secondo Idf il sistema di gallerie sotterranee si estende per 4 chilometri, con l'ingresso a soli 400 metri dal valico di Erez, che veniva usato quotidianamente dai residenti di Gaza per entrare in Israele per lavoro o per cure mediche. Il sistema è stato progettato da Mohammad Sinwar, fratello del leader di Hamas nella Striscia, Yahya Sinwar, e comandante del battaglione Khan Yunis.

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