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Iran, Isis rivendica l'attacco di Kerman: "Strage con due kamikaze"

Il bilancio della strage scende a 84 morti. Aumentano i controlli al confine con Afghanistan e Pakistan

(Afp)
(Afp)
04 gennaio 2024 | 09.45
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L'Isis ha rivendicato ufficialmente con una nota, pubblicata sui social, la responsabilità dell'attacco di ieri a Kerman in Iran in occasione delle celebrazioni per la morte del generale Qassem Soleimani. Responsabili delle esplosioni, fa sapere lo Stato islamico, sono stati due kamikaze. "Nell'ambito di una battaglia, con la grazia di Dio Onnipotente, i due fratelli martiri, Omar Al-Muwahid e Saifullah Al-Mujahid, si sono avviati verso un grande raduno di sciiti politeisti vicino alla tomba del loro leader morto, Qassem Suleimani, dove hanno fatto esplodere le loro cinture esplosive in mezzo alla folla, provocando l'uccisione e il ferimento di oltre 300 sciiti”, si legge nel testo di rivendicazione dell'Isis.

Corretto al ribasso il bilancio, ancora provvisorio, delle vittime della strage di ieri a Kerman. Le ultime notizie riportate dai media iraniani, che citano dati del ministero dell'Interno, parlano di almeno 84 morti e di molti feriti che versano in gravi condizioni. Il bilancio riportato nelle scorse ore parlava di oltre cento morti. Secondo quello provvisorio, confermato dal ministro dell'Interno iraniano, Ahmad Vahidi, sono inoltre 284 le persone rimaste ferite a causa delle due esplosioni e 220 sono tuttora ricoverate in ospedale. Vahidi, riferisce l'agenzia iraniana Tasnim, ha fatto visita ai feriti.

I controlli al confine

L'Iran rafforza i controlli al confine con Afghanistan e Pakistan. La chiusura delle frontiere segnala la convinzione di Teheran che dietro la doppia esplosione ci sia lo Stato islamico - Provincia Khorasan, branca dell'Isis in Afghanistan. "Abbiamo punti al confine tra Afghanistan e Pakistan il cui blocco è sono una priorità”, ha detto il ministro dell’Interno iraniano, Ahmad Vahidi. Uno degli obiettivi principali sarà quello di limitare il volume di traffico che attraversa il confine, cosa che sarà discussa con i talebani.

La condanna dell'Onu

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato "il vile attacco terroristico" di ieri a Kerman, in Iran, costato la vita a 84 persone. In una nota si legge che "i membri del Consiglio di Sicurezza hanno riaffermato che il terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni costituisce una delle più gravi minacce alla pace e alla sicurezza internazionale". I membri del Consiglio di sicurezza hanno poi sottolineato "la necessità di consegnare alla giustizia gli autori, gli organizzatori, i finanziatori e gli sponsor di questi riprovevoli atti di terrorismo".

La sparatoria di oggi

E oggi una sparatoria sarebbe avvenuta nella città iraniana di Kerman all'indomani della strage, riferisce la tv satellitare al-Arabiya che rilancia "notizie non confermate" diffuse da media ufficiali della Repubblica Islamica.

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