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Guerra Ucraina, Zelensky: "Ue fissi scadenza su stop import gas Russia"

Il presidente ucraino torna a chiedere l'invio di armi: "Chi non ci aiuta, è responsabile dei morti"

(Fotogramma)
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12 aprile 2022 | 07.33
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L'Unione Europea fissi una scadenza sullo stop all'import di gas dalla Russia e imponga sanzioni sul petrolio e su tutte le banche russe. E' la nuova sollecitazione arrivata nel 48esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento davanti al Parlamento lituano. "Non possiamo aspettare - ha detto - Abbiamo bisogno di decisioni forti e l'Ue deve prenderle adesso. Deve sanzionare il petrolio e tutte le banche russe. Ogni Paese Ue fissi i termini entro i quali rifiuterà o limiterà le fonti energetiche russe come il gas".

I soldati russi sono responsabili di "torture brutali" in Ucraina, dove hanno commesso "centinaia di violazioni", ha denunciato di nuovo il presidente ucraino, riferendo che "quasi ogni giorno" si trovano nuove fosse comuni nelle zone dalle quali si sono ritirati i militari russi. "Migliaia di vittime, centinaia di casi di tortura brutale. Ancora si trovano cadaveri nelle fogne e negli scantinati, corpi legati o mutilati, centinaia di orfani, centinaia di bambini, perché ancora non conosciamo il numero esatto delle vittime", ha accusato ancora Zelensky. Il presidente ha poi parlato delle "centinaia di violazioni" commesse, anche contro "bambini, bambini molto piccoli e bebè". "Questo è l'esercito russo - ha detto ancora - il 'difensore' dei bambini. Questa è 'l'operazione speciale pianificata da Mosca. Questa è la storia della lotta per la 'pace russa'".

LA RICHIESTA DI ARMI - In un video diffuso nella notte, Zelensky è poi tornato a chiedere l'invio di armi e ha sottolineato la responsabilità nella morte di migliaia di civili ucraini di chi le tiene nei propri arsenali: "Se avessimo caccia e veicoli blindati pesanti a sufficienza e l'artiglieria necessaria, ce la potremmo fare. Sono sicuro che avremo quasi tutto quello che ci serve. Ma non si perde solo tempo, si perdono anche le vite degli ucraini, vite che non torneranno più indietro", ha detto Zelensky. Quindi la stoccata: "C'è anche la responsabilità di continua a tenere le armi di cui l'Ucraina ha bisogno negli arsenali. Una responsabilità che resterà per sempre nella storia".

Quanto all'uso di armi chimiche, Zelensky non esclude che la Russia vi possa ricorrere nella "nuova fase di terrore" minacciata contro l'Ucraina. "Gli occupanti hanno rilasciato una nuova dichiarazione, che testimonia la loro preparazione per una nuova fase di terrore contro l'Ucraina e i nostri difensori. Uno dei portavoce degli occupanti ha affermato che potrebbero usare armi chimiche contro Mariupol - ha affermato il presidente ucraino - Prendiamo questa dichiarazione molto seriamente".

Zelensky ha poi denunciato che "gli occupanti hanno lasciato mine dappertutto". "Nelle case che hanno confiscato, nelle strade, nei campi. Hanno minato le proprietà della gente, le auto, le porte", ha affermato, parlando di "decine se non centinaia di migliaia" di munizioni pericolose lasciate dai russi nella loro ritirata dal nord del Paese.

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