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ORE 11.38 - Il presidente del Consiglio Mario Draghi "conferma che sosterrà l'uscita della Russia dal sistema Swift". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, su twitter con un post in inglese." Mario Draghi confirmed Italy will support banning Russia from #Swift".
ORE 11.36 - E' in corso alla Farnesina una riunione di coordinamento presieduta dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio con l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, in merito agli scontri delle ultime ore a Kiev.
ORE 11.35 - "Zelensky ha lasciato in fretta Kiev e già ieri non era nella capitale". Così in un tweet Vyacheslav Volodin, presidente della Duma russa, cerca di accreditare le notizie di una fuga del presidente ucraino, con l'evidente scopo di indebolirne l'immagine di 'eroe della resistenza'. Per Volodin, Zelensky "insieme al suo entourage, è fuggito a Leopoli, dove, insieme ai suoi assistenti, gli è stato fornito un posto dove stare".
ORE 11.11 - "Le persone che fuggono dalla guerra hanno diritti all'accoglienza nell'Ue. Siamo pronti a dare una mano a polacchi e ungheresi per accogliere i profughi perchè è un principio di civiltà e ricordiamo ai paesi di Visegrad e ai loro epigono italiani che lo stesso principio vale, valeva e varrà quando profughi vengono dall'Africa". Così Matteo Renzi all'assemblea nazionale Iv.
ORE 11.05 - "Ce l'abbiamo fatta. Cipro ha confermato che non bloccherà la decisione di mettere al bando la Russia" dal sistema internazionale dei pagamenti Swift".Così, con evidente soddisfazione, in un tweet il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, annuncia l'appoggio di Nicosia alla possibile disconnessione di Mosca dai circuiti finanziari. La decisione cipriota è di particolare rilevanza dal momento che l'economia dell'isola dipende notevolmente dall'attività degli oligarchi russi che in questi anni vi hanno trasferito ingenti depositi. "La diplomazia ucraina continua a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per prendere decisioni importanti e proteggere l'Ucraina dagli invasori russi", conclude Kuleba.
ORE 11.01 - Sono già 100mila gli ucraini che, dall'inizio dell'invasione russa giovedì hanno lasciato il loro Paese per entrare in Polonia, che ha aperto le frontiere ai profughi, ha reso noto il ministero degli Interni a Varsavia.
ORE 10.59 - L'Olanda trasferisce la sua sede diplomatica dall'Ucraina in Polonia. Ad annunciarlo è stato il ministero degli Esteri all'Aja. L'ambasciata era stata precedentemente spostata da Kiev a Leopoli. Ma "la situazione dal punto di vista della sicurezza si sta deteriorando anche lì". Anche la sede consolare a Leopoli verrà trasferita, ha ancora reso noto il ministero, sottolineando che l'incolumità dei diplomatici olandesi non può più essere garantita.
ORE 10.52 - Kiev è sotto il controllo del governo ucraino. A dichiararlo è stato il sindaco della capitale, Vitali Klitschko. "La scorsa notte è stata difficile ma non ci sono militari russi nella città", ha dichiarato in un video postato su Telegram, precisando però che "il nemico sta cercando di avanzare". Alle 5 locali di oggi in città si contavano 35 feriti, tra cui due bambini, ha aggiunto, invitando gli abitanti a cercare riparo. "State nei rifugi", ha dichiarato. "Abbiamo organizzato dei posti di blocco, per cui i movimenti in città saranno limitati e difficili". "Sarà pesante, ma dobbiamo perseverare, perché l'esercito è con noi, la difesa territoriale è con noi, la giustizia è con noi".
ORE 10.50 - "Bene. Molto bene". Lo scrive Enrico Letta su twitter rilanciando il post di Volodymyr Zelensky in cui il premier ucraino dice di aver sentito Mario Draghi al telefono e il presidente del Consiglio gli ha confermato il sostegno all'esclusione della Russia dal sistema di pagamento Swift.
ORE 10.42 - "Niente più parole, è tempo di agire! A causa dell'escalation dell'aggressione della Federazione Russa nei confronti dell'Ucraina, la nazionale polacca non ha intenzione di giocare la partita di spareggio contro la Russia". Lo scrive su Twitter il presidente della Federcancio polacca, Cezary Kulesza. "Questa è l'unica decisione giusta. Siamo in trattative con le federazioni svedese e ceca per presentare una posizione comune alla Fifa".
ORE 10.35 - Troupe del Tg2 fermata dai militari ucraini sulla strada M19 che porta a Cortkiv, nell'ovest del paese. Al giornalista Leonardo Zellino e al cameramen Maurizio Calaió sono stati sequestrati per un ora documenti e cellulari. In particolare sono stati visionati filmati, foto e contatti presenti sugli smartphone che dimostrasse il loro reale lavoro di reportage. Il timore delle forze ucraine è che militari russi riescano ad infiltrarsi nelle fila nemiche camuffandosi da giornalisti stranieri o lavoratori ucraini. Dopo un'ora la troupe è stata rilasciata e ha potuto proseguire il suo viaggio verso Kiev
ORE 10.32 - Volodymyr Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il presidente del consiglio italiano Mario Draghi, un confronto che "è l'inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri stati". Lo scrive su twitter il presidente ucraino spiegando che Draghi "ha sostenuto la disconnessione della Russia da SWIFT e la fornitura di assistenza alla difesa" di Kiev. "L'Ucraina deve entrare a far parte dell'Ue" conclude Zelensky.
ORE 10.19 - "Noi siamo riuniti nel dolore per il terribile scenario dell’Ucraina e abbiamo fatto appello alle coscienze: tacciano le armi. Le armi non hanno mai risolto i conflitti. Si fermi la follia della guerra, noi conosciamo bene questo flagello". Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo i lavori della sessione comune del Forum di vescovi e sindaci del Mediterraneo in corso a Palazzo Vecchio a Firenze.
ORE 10.18 - I Paesi Bassi faranno pervenire "il prima possibile" 200 missili antiaerei Stinger all'Ucraina. Lo ha annunciato questa mattina il governo olandese, rispondendo alle richieste ucraine di sostegno militare. L'Aia - ricorda il sito 'NL Times' - ha già fatto pervenire a Kiev attrezzature "per autodifesa" mentre altre sono in via di consegna dopo la valutazione - in tempi ristretti - dei criteri di esportazione di armamenti, come precisato in una lettera inviata al Parlamento olandese dal ministro degli Esteri Wopke Hoekstra e dal ministro della Difesa Kajsa Ollongren.
ORE 10.16 - "La nostra invocazione è questa stamattina: la pace, il più grande dono che Dio ha tatto agli uomini". Lo ha detto il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo metropolita di Perugia-Città della Pieve e presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo i lavori della sessione comune del Forum di vescovi e sindaci del Mediterraneo che si tiene in Palazzo Vecchio a Firenze.