A Chernihiv raid su scuole e case, sirene suonano di nuovo a Kiev. Ministero Difesa: "Distrutti 20 veicoli militari russi in base aerea Hostomel"
La guerra tra Russia e Ucraina arriva all'ottavo giorno e i combattimenti non si fermano. Carri armati russi sono entrati nella città nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sudest dell'Ucraina, aprendo il fuoco. Lo ha reso noto il consigliere del ministero dell'Interno di Kiev, Anton Geraschenko.
E le sirene sono tornate a suonare a Kiev. Dispositivi di sbarramento anticarro sono stati piazzati in vari punti del centro di Kiev, con l'obiettivo di bloccare l'avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito 'The Kyiv Independent', postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell'area della centrale Piazza Indipendenza.
Sale intanto a 33 morti il numero delle vittime nel bombardamento russo su Chernihiv nel nord dell'Ucraina, 18 i feriti. Lo hanno reso noto fonti del Servizio di emergenza. Il raid aereo ha colpito due scuole e alcune case a Chernihiv. Lo ha denunciato il governatore della regione di Chernihiv. Secondo quanto hanno reso noto le forze di difesa territoriali ucraine, riporta il Kyiv Independent, non vi sono obiettivi militari nella zona, ma solo scuole, asili e un ospedale.
"DISTRUTTI 20 VEICOLI MILITARI RUSSI" - Il ministero della Difesa ucraino ha dichiarato che sono stati distrutti 20 veicoli militari russi vicino alla base aerea di Hostomel. I video pubblicati sui social media mostrano soldati ucraini che camminano su veicoli danneggiati e in fiamme. La Cnn ha geolocalizzato e verificato l'autenticità dei video in un'area a circa cinque miglia di distanza dall'aeroporto di Hostomel.
KHARKIV - A Kharkiv almeno tre scuole e la Cattedrale dell'Assunzione sono state colpite dagli attacchi russi. Secondo la Cnn, martedì almeno tre scuole sono stati colpite sulla base di foto e video pubblicati sui social media e verificati dalla rete. Una delle scuole si trova nel quartiere nord di Saltivka e le altre due a poco più di un chilometro di distanza nella zona industriale nella parte sudorientale della città. The Kyiv Independent ha riportato di almeno tre scuole colpite insieme alla Cattedrale dell'Assunzione.
MARIUPOL - La città ucraina di Mariupol è "accerchiata" dai russi e chiede "aiuto, aiuto militare", dopo 26 ore di bombardamenti continui. Lo fa tramite il suo vice sindaco, Sergei Orlov. I "nostri" militari "sono molto coraggiosi" e "combattono", ha detto, aggiungendo però che "la situazione è piuttosto critica". "Chiediamo aiuto, aiuto militare, aspettiamo aiuto militare. Siamo accerchiati dall'esercito russo". "Stanno distruggendo la nostra città con tutte le armi, artiglieria, bombardamenti aerei, missili tattici, lanciarazzi multipli", ha proseguito, confermando che "nell'intera città non ci sono corrente né acqua" e che i bombardamenti russi hanno colpito obiettivi civili, anche case, asili e scuole. Il bilancio delle vittime non si conosce. "Non sappiamo quante siano perché - ha detto - non possiamo recuperare tutti i corpi".
LA REGIONE DI SUMY - Pesanti bombardamenti sulla regione di Sumy hanno lasciato i civili senza acqua, elettricità e riscaldamento. E' quanto si legge in un tweet del Kyiv Independent, secondo cui il governatore di Sumy Dmytro Zhyvytskyi ha riferito che si sta preparando un'evacuazione della regione.
ZELENSKY - ''Non abbiamo altro da perdere, se non la nostra libertà. La Russia ci risarcirà, ricostruiremo ogni strada e ogni casa'', ha detto, ricordando che "siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, tre carestie, l'Olocausto, Babyn Yar, la Grande Purga, l'esplosione di Chernobyl, l'occupazione della Crimea e la guerra nell'est del nostro stato. Volevano distruggerci tante volte, ma non ci sono riusciti". 'Ne abbiamo passate tante. E se qualcuno pensa che dopo aver superato tutto questo, gli ucraini, tutti noi, siamo spaventati, distrutti o arresi, semplicemente non sa nulla di noi. Non sa nulla dell'Ucraina'', ha aggiunto.
Questa mattina presto Zelensky, aveva inviato un nuovo messaggio ai russi: "Qui non avrete pace, non avrete da mangiare, non avrete un momento di calma". Ci sarà solo, ha incalzato, una "resistenza tanto agguerrita che ricorderanno per sempre che non rinunceremo a ciò che è nostro". Dall'inizio dell'invasione, ha rivendicato, l'Ucraina ha sventato i piani che il "nemico" preparava da anni.
Stando al presidente ucraino, sono morti circa 9.000 russi. Ieri la Difesa ucraina parlava di 5.840 russi morti. Sempre ieri il ministero della Difesa russo ha fornito per la prima volta un bilancio ufficiale delle perdite dall'inizio dell'invasione, confermando un bollettino di 498 soldati russi caduti. Secondo Zelensky è basso il morale delle truppe russe e ogni giorno soldati russi vengono fatti prigionieri. "E dicono solo una cosa - ha affermato - Non sanno perché sono qui".
CORTE PENALE INTERNAZIONALE - Intanto la Corte Penale internazionale ha ufficialmente avviato un'indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina. Lo ha annunciato il procuratore della Cpi, Karim A.A. Khan Qc, dopo che 39 Paesi, tra cui l'Italia, un numero mai così ampio, hanno sottoscritto la procedura di attivazione della Corte. Il lavoro di raccolta delle prove in Ucraina è già iniziato, ha detto il procuratore. "Come già detto nella mia dichiarazione del 28 febbraio, nell'esame preliminare della situazione in Ucraina, il mio ufficio ha già trovato una base ragionevole per ritenere che siano stati commessi crimini nell'ambito della giurisdizione della Corte - ha sottolineato il procuratore - e ha identificato casi potenziali che sarebbero ammissibili".